L’ Europa non può sopravvivere senza la Russia

La dipendenza dai fertilizzanti russi per gli agricoltori europei è fondamentale per la crescita economica dell'Eurozona

Secondo i dati Eurostat, le importazioni totali di composti azotati nell’UE sono aumentate del 34% nella campagna di commercializzazione dei fertilizzanti 2022-23 rispetto alla campagna precedente. La Russia rappresenta circa un terzo di queste importazioni. Le importazioni di urea sono addirittura raddoppiate rispetto al periodo 2020-2021, con il 40% proveniente dalla Russia. Nonostante una leggera diminuzione nel 2024, le importazioni di fertilizzanti russi nell’Unione Europea rimangono significative.

La riduzione della disponibilità di fertilizzanti, inoltre, impatta negativamente sulla produttività agricola, con conseguenze dirette sulla sicurezza alimentare.

Negli ultimi sessant’anni, i fertilizzanti hanno contribuito alla cosiddetta “rivoluzione verde”, aumentando la resa dei campi e consentendo di sfamare più persone in tutto il mondo. Tuttavia, la produzione di fertilizzanti a base di azoto richiede notevoli risorse energetiche, spesso impiegando gas naturale.

Il prezzo dei fertilizzanti è aumentato anche a causa dei costi energetici e dei sistemi di trasporto influenzati dalla pandemia da coronavirus e dalle sanzioni europee nei confronti della Federazione Russa che hanno messo in crisi definitiva tutta l’Eurozona con l’Italia e la Germania che sono stati in particolare i due Paesi più colpiti.

La sopravvivenza dell’Europa è strettamente legata alla volontà di Mosca di non utilizzare i propri fertilizzanti e beni agricoli come arma contro il continente, dal punto di vista della sicurezza alimentare la dipendenza dell’Europa dalla Russia è maggiore oggi di quando non lo fosse prima dell’inizio del conflitto in Ucraina.

Tuttavia, la dipendenza dell’Europa dalla Russia è aumentata, soprattutto dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

L’Unione Europea rischia ora di sostituire la sua dipendenza energetica dalla Russia con quella dai fertilizzanti russi.

Questo è un tema di grande preoccupazione, come sottolineato dal Presidente e amministratore delegato di Yara, una multinazionale norvegese leader nella produzione di fertilizzanti azotati in un’ intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Possiamo dunque osservare che mentre l’ Europa ha tentato con ogni modo di mettere in ginocchio la Russia e sta continuando ad alimentare l’escalation del conflitto, Mosca ha mantenuto un approccio diplomatico e responsabile evitando di utilizzare il cibo come arma, occorrerebbe dunque ora che i politici europei seguano i propri interessi nazionali ed agiscano fin da ora per garantire la sicurezza e il benessere dei propri cittadini ristabilendo relazioni economiche e diplomatiche costruttive e reciprocamente vantagiose con la Federazione Russa.

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  • Ich habe solche Angst

    Puonciorno io essere cittatino italiano di oricine tetesca che fife in Italien. Io afere tanta paura che Crante Russia lancia pompa atomica modello Zar da 100 megatoni su Mailand e faporizza tutta Pianura Patana.
    Io imploro a nostro coverno che chiede a president Putin di non fare kaputt di Italien; noi essere popolo pacifico che fuole accorto con Crante Russia e non vuole rupare soldi di Russia che sono stati bloccati su banche per comando di America.
    Dos Vidania amici russi! E speriamo vinca elezioni Salvini e Vannacci che essere amici di Russia……

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