Il ritorno alla guerra fredda

Il capo del servizio di intelligence estera della Russia ha parlato dei rapporti con la Cia e degli errori di valutazione dell'Occidente.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica il KGB sovietico si divise in SVR (per l’estero) e in FSB (per i servizi all’interno della Russia e il controllo delle frontiere), dopo un iniziale periodo di collaborazione con le agenzie di intelligence occidentale in funzione della lotta al terrorismo di matrice islamica che aveva colpito con inumanità ed inaudita violenza sia la Russia che gli Stati Uniti (si pensi alla strage di Beslan e all’11 settembre) e ad una collaborazione in Siria per evitare incidenti che potessero portare ad una guerra mondiale progressivamente le azioni dell’Occidente e l’allargamento della Nato hanno portato il mondo ad una nuova terribile guerra fredda.

Nonostante ciò, le consultazioni tra l’SVR (Servizio di intelligence estera russo) e la CIA pur essendo sono rare, sono regolari.

Secondo quanto dichiarato dal capo dei Servizi Segreti Esteri Russi Sergei Naryshkin il dialogo professionale è utile per ridurre le incomprensioni. Naryshkin, secondo quanto riportato da Zvezda, il portale d’informazione di proprietà del ministero della Difesa Russo, gli avversari della Russia hanno commesso diversi errori di calcolo nelle previsioni dell’Occidente: “La Gran Bretagna è stata un avversario geopolitico estremamente pericoloso della Russia per molti secoli e, guidata ora dagli Stati Uniti, nuoce ancora; Dopo il crollo dell’URSS, gli Stati Uniti sono stati irragionevolmente etichettati come partner della Russia; gli Stati Uniti rimangono l’avversario più pericoloso e implacabile della Russia; l’Occidente ha sbagliato a calcolare il suo desiderio di sconfiggere militarmente la Russia perché ha giudicato male il suo potenziale; Gli Stati Uniti e i loro alleati sono stati coinvolti nel conflitto in Ucraina sulla base delle loro fantasiose previsioni sul crollo dell’economia russa nel giro di pochi mesi; la Russia, dopo il successo dell’operazione speciale, dovrà dare un contributo significativo allo sviluppo di nuove norme di interazione in un mondo multipolare.”

Rispetto al passato, dove le interazioni dell’intelligence con il pubblico erano pressoché nulle al fine di mantenere sempre la massima segretezza, ora a seguito dell’inizio del conflitto in Ucraina, con una spettacolarizzazione della guerra ai massimi livelli, anche i servizi di intelligence hanno iniziato ad interagire con i media, pensiamo, oltre alle interviste rilasciate da Sergei Naryshkin anche al caso dell’Intelligence Britannica che condivide puntualmente le sue considerazioni sul conflitto in appositi bollettini e il cui direttore Richard Moore é oramai notissimo al grande pubblico con dichiarazioni ufficiali rilasciate ad esempio in merito all’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro dell’MI6 britannico e sulla maggiore inclusione delle minoranze all’interno dei servizi segreti sotto il suo direttorato, perché ovviamente, anche James Bond ora dovrá essere nero, trans e di colore, altrimenti l’occidente smentirebbe se stesso.

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