Il duro monito di Putin all’occidente

Il numero uno del Cremlino: "sembra che abbiano dimenticato a che cosa ha portato la folle pretesa dei nazisti di dominare il mondo."

Il Presidente Russo Vladimir Putin al termine della parata celebrata a Mosca per onorare il Giorno della Vittoria contro il Nazi-fascismo durante la Seconda Guerra Mondiale ha, come da tradizione, parlato dal palco allestito sulla Piazza Rossa. Quest’anno il suo discorso riveste un’importanza storica, sia per il partiolare contesto geopolitico nel quale si svolge sia per il forte contenuto ideologico in esso contenuto. “Le élite occidentali, affermando la loro esclusività, sacrificano i popoli e provocano conflitti sanguinosi, seminano odio, russofobia e nazionalismo aggressivo, erodono valori tradizionali e familiari, che fanno di un uomo un uomo. Tutto per continuare a dettare legge, per imporre ai popoli la propria volontà, i propri diritti, le regole, e quindi un sistema di rapina, violenza e repressione. Sembra che abbiano dimenticato a che cosa ha portato la folle pretesa dei nazisti di dominare il mondo. Hanno dimenticato chi ha sconfitto il mostruoso male assoluto, chi ha eretto un muro per difendere la propria terra e non ha risparmiato la propria vita per la liberazione dei popoli d’Europa. Il loro obiettivo, e qui non c’è nulla di nuovo, è arrivare al crollo e alla distruzione del nostro Paese, andare oltre l’esito della Seconda guerra mondiale, da ultimo rompere il sistema globale di sicurezza e del diritto internazionale e soffocare qualsiasi centro sovrano di sviluppo. L’ambizione esorbitante, l’ arroganza e il degrado inevitabilmente si trasformano in tragedie. Questa è la ragione del disastro che sta vivendo il popolo ucraino, che è diventato ostaggio di un colpo di Stato sviluppato da un regime criminale per conto dei suoi padroni occidentali, una merce di scambio per la realizzazione dei loro feroci piani mercenari” evidenziando in questo passaggio un duro attacco all’ideologia woke-LGBT nata negli Stati Uniti, ed elevando la Russia a madre del multipolarismo, della sovranità e del diritto dei popoli all’autoderminazione. Allo stesso tempo il laeder russo ha lasciato una porta aperta all’occidente, ricordato che “Mosca vuole un futuro sereno, libero e stabile, e non ostile per la Russia, né in Occidente o in Oriente”, per poi sottolineare che per poi sottolineare che in Russia danno il dovuto omaggio ai membri della resistenza, alle unità alleate dell’esercito degli Stati Uniti, del Regno Unito e di altri Paesi, e si ricorda e onora l’impresa dei combattenti della Cina nella battaglia contro il militarismo giapponese. “Sono convinto: l’esperienza di solidarietà, l’alleanza formata in anni di lotta contro la minaccia comune, sono il nostro inestimabile patrimonio” ha aggiunto il presidente Putin, ricordando anche che la Russia “in questo momento dà il suo robusto supporto per il cambiamento verso un mondo multipolare più giusto, basato su principi di fiducia e di sicurezza, con pari opportunità e libero sviluppo per tutti i Paesi e popoli”.

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