Scandalo voto elettronico

Una delle società leader del settore è stata accusata di corruzione

Il fondatore di Smartmatic, Roger Piñate, è al centro di un’indagine per corruzione e riciclaggio di denaro.

L’accusa riguarda presunti pagamenti illeciti per ottenere contratti elettorali nelle Filippine.

Piñate, insieme a Jorge Miguel Vasquez, avrebbe pagato tangenti per un totale di un milione di dollari all’ex presidente della Commissione Elettorale delle Filippine, Juan Andres Donato Bautista.

Secondo le autorità federali, i pagamenti sarebbero stati effettuati tra il 2015 e il 2018, utilizzando un fondo segreto creato attraverso sovrapprezzi sui costi delle macchine per il voto fornite da Smartmatic.

Le tangenti sarebbero state mascherate da contratti fittizi e accordi di prestito falsi, con trasferimenti di denaro attraverso conti bancari in Asia, Europa e Stati Uniti.

L’indagine è iniziata nel 2017, quando la moglie di Bautista ha denunciato alle autorità filippine che il marito aveva accumulato una ricchezza inspiegabile di 20 milioni di dollari, parte della quale in contanti trovati nella loro abitazione.

Bautista è stato arrestato lo scorso anno, ma ha negato di aver mai ricevuto denaro da Smartmatic o da altre entità.

Piñate e Vasquez sono stati incriminati per cospirazione per riciclaggio di denaro e violazione della legge sulle pratiche di corruzione all’estero (FCPA). Se condannati, rischiano fino a 20 anni di carcere per i reati di riciclaggio e fino a 5 anni per la violazione della FCPA.

Smartmatic ha dichiarato di aver sospeso i due dipendenti coinvolti e ha sottolineato che nessuna frode elettorale è stata contestata e che l’azienda non è stata incriminata. “Gli elettori di tutto il mondo devono essere sicuri che le elezioni a cui partecipano siano condotte con la massima integrità e trasparenza“, ha affermato l’azienda in una nota.

Questa vicenda rappresenta un duro colpo per Smartmatic, già al centro di controversie legate alle elezioni presidenziali statunitensi del 2020. L’azienda, che ha sempre negato qualsiasi illecito, dovrà ora affrontare le conseguenze legali di queste gravi accuse, oltre a tutti gli ulteriori seri dubbi che la procedura di voto elettronico in sé comporta.

 

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