Il 28 e 29 maggio molti comuni saranno di nuovo contesi al ballottaggio. Un tema che rimane caldo anche nella maggioranza dove si spinge per la revisione o addirittura l’abolizione del secondo turno, che attualmente è previsto nei comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. Dei tredici comuni capoluogo oggetto di queste elezioni amministrative ben sette si dirigono verso il secondo turno. Negli altri si può notare una tendenza alla vittoria della coalizione governativa, con ben quattro comuni capoluogo che saranno governati dal centro-destra (Treviso, Imperia,Latina e Sondrio) e solamente due dal centrosinistra (Brescia e Teramo). Soffre l’alleanza fra Pd e M5s, che riesce a fare la differenza nei due comuni già guidati dal centrosinistra ma non riesce più a guadagnare terreno al di fuori delle sue roccaforti.
Tra le città che sceglieranno il sindaco tra due settimane ci sono Ancona, Siena, Vicenza, Brindisi, Pisa, Massa.
Se il centro-destra ha quasi trionfato ed il centro sinistra ha perlomento tentato di tenere goffamente botta a non ridere per nulla è il Terzo Polo di Calenda e Renzi che complici anche le recenti tensioni interne si sono presentati con alleanze variabili non in grado di convincere gli elettori e sono quasi scomparsi dai risultati elettorali.