Continua l’incubo baby gang

A Roma un bambino di soli 10 anni è stato aggredito sulla metropolitana da una baby gang

Domenica pomeriggio a Centocelle, quartiere periferico di Roma, un bambino di 10 anni è stato vittima di un’aggressione da parte di una baby gang.

L’episodio è avvenuto intorno alle 17:00 in piazza dei Mirti, mentre il bambino giocava a nascondino con degli amichetti.

Secondo quanto ricostruito, il piccolo è stato avvicinato da un gruppo di ragazzini nigeriani che lo hanno strattonato e trascinato all’interno della stazione della metro. Il bambino ha iniziato a piangere e a chiedere aiuto. A soccorrerlo è stata la sorella di 12 anni che, avendo assistito alla scena da lontano, è intervenuta urlando e mettendo in fuga i bulli.

“Mio figlio è ancora sotto shock, non si è ancora ripreso dallo choc”, ha raccontato il padre del bambino al quotidiano Il Messaggero. L’uomo ha poi aggiunto che nei prossimi giorni presenterà denuncia alle forze dell’ordine.

Sull’episodio è intervenuta anche una residente della zona, che ha commentato sui social network: “Sono sempre i soliti, hanno accerchiato pure mia figlia. Stanno sempre lì”. Questo fa presumere che la baby gang sia già responsabile di altri episodi simili.

Ancora da chiarire il movente dell’aggressione. Non è ancora chiaro se i bulli volessero rubare il cellulare al bambino o solo spaventarlo.

L’episodio ha alimentato la già forte preoccupazione presente tra i residenti della zona, che chiedono come sempre maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, che restano sottodimensionate rispetto alle necessità della Capitale e della maggior parte della città italiane nonostante anche l’esercito sia sceso in campo con l’operazione “Strade Sicure”.

Il fatto che la baby gang sia poi composta da immigrati di seconda generazione non deve affatto sorprende dato che oramai le bande di migranti si sono trasformate nelle veri padrone delle nostre strade, con in particolare la mafia nigeriana e i gruppi di magrebini che si sono rivelati i più feroci e i meglio organizzati per un controllo capillare delle attività criminali sul territorio.

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  • PDM

    Storicamente, la Russia non ha MAI perso una guerra. Zio ZE deve fare solo due cose:
    1) firmare la capitolazione incondizionata;
    2) tirare fuori dal cassetto la pistola e suicidarsi per il casino che ha combinato;
    Quest’è!

  • PDM

    Vorrei aggiungere che, le aggressioni di codesti personaggi a cittadini inermi, configurano più il reato di tentato omicidio, che non quello di semplice aggressione. Invito pertanto la Magistratura Ungherese a modificare in tal senso il capo d’accusa. Quest’è

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