In Australia via libera all’uso di ectasy e allucinogeni per finalità mediche

Saranno utilizzati per combattere la depressione e i distrurbi da stress post traumatico

L’Australia diventerà il primo Paese al mondo a consentire la prescrizione della sostanza psichedelica Psilocibina presente in alcuni funghi allucinogeni e dell’ectasy per il trattamento di alcune condizioni psichiatriche, tra cui la depressione e il disturbo da stress post-traumatico. La decisione dell’Australia non trova certamente il favore di tutti, soprattutto all’interno della comunità scientifica sono molto gli scienziati scettici sull’uso terapeutico di queste sostanze stupefacenti dal momento che le ricerche devono ancora dimostrarne l’efficacia e la sicurezza. A riportare la notizia è la rivista britannica Nature che riporta come i medici siano anche spaventati sulla regolamentazione dell’accesso al farmaco. Nonostante ciò sembra che le droghe qui menzionate possano portare qualche beneficio ai pazienti affetti da tali patologie in particolare Un trial di fase II, pubblicato alla fine dello scorso anno, ha mostrato che una dose da 25 millilitri di psilocibina è efficace nella lotta contro la depressione resistente al trattamento, nonostante sia siamo presenati anche  notevoli effetti collaterali. Una relazione su uno studio di fase III sull’utilizzo dell’ MDMA ha descritto la sostanza come descritto come un “potenziale svolta di trattamento” per il PTSD. I farmaci hanno anche mostrato un certo potenziale nel trattamento di ansia, anoressia e dipendenza.

Diversi stati tra cui Stati Uniti, Canada e Israele hanno consentito a singoli cittadini l’uso di questi farmaci per gravi motivi di salute o per effettuare degli  studi clinici, ma il 1 ° luglio, l’ Australia, sarà il primo a regolare delle droghe pesanti come veri e propri farmaci.

La principale preoccupazione è ora individuare i corretti destinatari del farmaco considerando che il 10-20% dei soggetti potrebbe avere una esperienza definita come “estremamente brutta” a seguito della somministrazione e che la ricerca circa l’individuazione dei pazienti e ancora in fase più che embrionale. Proprio per questo Alan Davis, direttore del Centro di Ricerca e Formazione sulla Droga Psichedelica  presso l’Ohio State University a Columbus, ha dichiarato a “Nature” che: “È troppo presto per fare queste modifiche prima che la ricerca potrebbe determinare l’efficacia clinica e la sicurezza.”

In ogni caso in Australia le droghe saranno assegnate come farmaco sperimentale solo sotto stretta sorveglianza medica e sotto la prescrizione di uno psichiatra, come è logico che sia, anche se non esiste ancora un adeguato protocollo clinico.

 

 

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