Papà Francesco in visita a Lisbona

Il Pontefice si è recato in Portogallo per partecipare alla giornata mondiale della gioventù. Tra i temi trattati la piaga della pedofilia nella Chiesa.

Papa Francesco si è recato in visita pastorale a Lisbona, in occasione della giornata mondiale della gioventù, ricorrenza internazionale che quest’anno vede nella capitale portoghese il suo centro, ma festeggiamenti a parte, si prospetta anche una missione più complicata: incontrare 13 vittime degli abusi del clero, accompagnate della autorità che rappresentano la chiesa cattolica portoghese.

Un obbligo morale, quello del pontefice, alla luce della lunga lista di ingiustizie rilevate e confermate da una commissione indipendente per conto della conferenza episcopale portoghese alla fine dell’anno passato.

La chiesa portoghese ammette dunque 60 anni di silenzi (dagli anni 50 sino ad oggi), che ora verranno affrontati senza più reticenze.

Nonostante la piaga della Pedofilia e dei continui scandali la Chiesa Cattolica resta per gran parte del mondo occidentale ancora un punto di riferimento, tanto che, secondo le autorità, ben 500.000 persone si sono presentate a Parco Eduardo VII in occasione del discorso serale per sentire le parole di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Ovviamente il Pontefice, essendosi a tutti gli effetti trasformato in uno dei principali fautori di una linea politica che tutti conosciamo, non poteva esimersi da diventare nuovamente strumento utile alla propaganda occidentale e alla campagna filo-ucraina, ricevendo e abbracciando 15 giovani Ucraini, concedendo loro persino un incontro privato.

Il Papa ha anche incontrato i giovani dell’Università Cattolica Portuguesa e si è recato anche a Cascais con i ragazzi e le  ragazze della “Scholas Occurrentes”.

Il Papa ha poi parlato in maniera ancora più risulta di Greta Thunberg e di Ursula Von Der Layen dichiarando ai media che: “c’è una “drammatica urgenza di occuparsi dell’ambiente che non può essere risolta con semplici palliativi o timidi e ambigui impegni non dimenticate che abbiamo bisogno di un’ecologia integrale abbiamo bisogno di ascoltare la sofferenza del pianeta accanto a quella dei poveri. Abbiamo bisogno di mettere il dramma della desertificazione accanto a quello dei rifugiati, la questione delle migrazioni accanto a quella del tasso di natalità in calo”.

Evidentemente il PD ha trovato il suo candidato forte per le elezioni europee. 

 

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