Un esodo senza precedenti sta per colpire gli Stati Uniti? Secondo un recente sondaggio di Newsweek, più di un terzo degli americani (circa 110 milioni di persone) vorrebbe vivere in un altro Paese. Un dato preoccupante, se si considera che solo nel 2017-2018 questa percentuale era pari al 16%.
Cosa spinge gli americani a desiderare un futuro lontano dalla bandiera a stelle e strisce? Le motivazioni principali sono legate ai problemi socio-economici che affliggono il Paese: l’aumento vertiginoso del costo della vita, l’accesso negato all’assistenza sanitaria per molti cittadini e la difficoltà di ottenere servizi essenziali come l’istruzione.
A queste difficoltà si aggiunge un clima di grande incertezza politica. La profonda divisione all’interno della società americana e la sfiducia nelle istituzioni spingono molti a cercare un futuro più stabile all’estero.
Non a caso, gli studi legali specializzati in immigrazione stanno registrando un boom di richieste di seconda cittadinanza da parte di cittadini statunitensi di tutti i ceti sociali.
L’esodo americano, se confermato, avrà un impatto significativo non solo sulla società americana, ma anche sull’economia globale. La fuga di talenti e manodopera qualificata potrebbe infatti rallentare la crescita economica del Paese e acuire le problematiche già esistenti.
Resta da vedere se questo trend si consoliderà o se si tratta di un fenomeno temporaneo. L’unica certezza è che gli Stati Uniti si trovano ad un bivio: affrontare e risolvere le profonde problematiche che attanagliano la nazione oppure rischiare di perdere una significativa fetta della propria popolazione, con tutte le conseguenze del caso.
Il Paese è anche attanagliato da un profondo debiti pubblico che non è quasi più sostenibile e che ha oramai obbligato il governo statunitense a spendere più per il pagamento degli interessi su tale debito che per il proprio budget annuale per la difesa, da sempre il cuore pulsante della società, della politica estera e dell’ economia americana.
Proprio per questo Donal Trump punterà tutto sulla crescita della domanda interna, sull’ attrazione di grandi multinazionali tramite appositi sconti fiscali, e su una politica di dazi volta a promuovere il “Made in Usa” a scapito delle impostazioni, in particolare cinesi, ma anche europee.
Il primo obiettivo del conflitto in Ucraina è infatti da sempre proprio indebolire i paesi europei che sono visti da Washington sempre più come competitor industriali che come partner strategici o alleati.
Disfarsi delle colonie, dell’ elargimento di preziosi pacchetti di aiuti all’ Ucraina e non solo sembrano dunque al momento le uniche opzioni rimaste agli stati uniti per evitare il collasso sociale, prima che sia troppo tardi, e questo Trump lo ha oramai capito benissimo.
Tutti questi Americani aspettano di vedere chi vincerà: nel caso (molto improbabile) che vinca “Sleeping Joe” si precipiteranno negli aeroporti per un esodo in massa 🙂 altrimenti si faranno rimborsare il prezzo del biglietto…
Verranno a vivere nella democrazia russa dove se si parla di guerra in Ucraina si finisce in galera… oscuratevi da soli
ancora questo celebroleso di luca..ma non hai nient’altro da fare che scrivere scemenze?
…disponibilissimo ad un confronto…ma tanto so che correrai via via ..lontano..lontano..come tutti qui
..pensa se invece..ti senti bussare alla porta uno con una busta verde..con scritto sopra..querela per diffamazione… sai questo sito lo sappiamo dove si trova..e magari stiamo monitorando tutti gli accessi..
qui si gioca a fare il piccolo sbirro?
no no gioco a fare quello che rompe il culo a chi scrive cazzate…in senso metaforico si intende
un po di zucchero al sapor leggermente mandorla non si nega a nessuno
no guarda..con me ci vuole ben altro
@Fratelli
Guardi che il cianuro di potassio era molto usato nei gialli di Agatha Christie; oggi si usano preparati molto più efficaci come il polonio 🙂
… verissimo! Un preparato usato dai criminali.. chissà cosa penserà di questo chi della polizia postale che sta leggendo i vostri commenti?
@Luca
Legga bene il mio commento: secondo Lei c’è un qualunque tipo di reato? Ho solo fatto una comparazione tra due tipi di veleno,
fornendo informazioni di dominio pubblico, senza nessuna esortazione ad usarli contro qualche vittima, e specialmente contro di Lei; a parte la mia naturale bontà, mi mancherebbero i suoi interventi, sempre piuttosto “vivaci”. 🙂
Nota per l’agente della polizia postale che sta leggendo questo commento: “Io sono un cittadino rispettoso della legge ed incensurato; non ho mai visto una galera se non dalla strada passando per caso; nel caso Lei individui qualche mio commento al limite della legalità La prego volermelo comunicare, magari tramite il sig. Luca col quale sembra essere in rapporti piuttosto intimi (no, non intendevo essere malizioso; se non è ancora un reato io dichiaro di non essere per nulla favorevole alla fluidità e sono convinto che sia Lei che il Sig. Luca stiate dal mio stesso lato della barricata – non oso dire dal lato giusto per timore di incorrere in un altro reato” 🙂 ).
… in Russia per un commento così sarebbero 5 anni di galera…
@Luca
Per fortuna (mia e Sua) non siamo in Russia.. 🙂
Ma come?