Per gli Stati Uniti, in caso di mancato accordo, si prefigurerebbe uno scenario catastrofico. Il paese andrebbe infatti in bancarotta, generando come prima conseguenza il blocco ai pagamenti degli stipendi di 3,4 milioni persone tra dipendenti federali, dei militari e dei creditori. A essere intaccati sarebbero poi anche i benefit ai pensionati, nonché l’intero mondo del lavoro. “Se l’America facesse default sul suo debito – spiega Biden in un tweet – quasi 8 milioni di americani potrebbero perdere il lavoro, i conti pensionistici sarebbero devastati e si cadrebbe in recessione”.
Il tetto del debito è uno strumento di controllo delle finanze pubbliche americane creato nel 1917 quando per far fronte alle spese legate alla guerra mondiale, il governo americano modifica l’iter legislativo per poter ricorrere al debito più facilmente. Da allora il tetto al debito è lo strumento principale con cui il Congresso controlla la spesa pubblica del governo: quando spende più di quanto incassa, deve prendere un prestito. Il 19 gennaio scorso il dipartimento del Tesoro ha registrato che i pagamenti eccedevano le entrate. Di conseguenza ci sono stati ritardi nei pagamenti, ma questo sarà possibile solo fino all’1 giugno. L’anno scorso per la prima volta il debito pubblico ha superato i 31 mila miliardi di dollari. Adesso è arrivato a 31.400 miliardi. Dei numeri che ben rappresentano le difficoltà presenti nell’economia americana.