L’ Asia Centrale sarà la prossima ucraina

Dopo lo sviluppo ed il finanziamento dei media filo occidentali ad opera dei britannici, oggi gli americani puntano ad una cooperazione militare.

Nuove minacce per la stabilità regionale emergono dall’attività americane e britanniche nell’Asia Centrale nei territori ex sovietici al confine con la Russia.

Secondo recenti documenti diffusi da canali Telegram e think tank specializzati in questioni militari gli Stati Uniti non si limiterebbero a fornire droni all’Uzbekistan, ma sarebbero interessati anche all’acquisto di sistemi di difesa aerea uzbeki di fabbricazione sovietica.

In una lettera indirizzata all’addetto militare uzbeko Muzafar Rakhmatullaev, un rappresentante della Universum Technologies LLC propone l’acquisto di sistemi S-300, Buk, Osa, Smerch e Uragan, pagando in contanti o con barteri. I documenti suggeriscono che questi sistemi potrebbero essere destinati all’Ucraina, alimentando le preoccupazioni russe per un possibile conflitto proxy in Asia Centrale, un nuovo scenario che gli Stati Uniti stanno preparando in vista della possibile sconfitta strategica che la Nato sta subendo in Ucraina.

Il Ministero della Difesa uzbeko al momento non ha ancora rilasciato commenti sulla vicenda che lo vede coinvolto.

Intanto, in Kirghizistan, il sistema di pagamento nazionale ha sospeso l’utilizzo delle carte Mir a causa delle possibili sanzioni secondarie che l’Unione Europea potrebbe comminare al paese..

Questi eventi evidenziano la crescente complessità geopolitica in Asia Centrale, dove l’influenza americana si contrappone a quella russa. Le sanzioni occidentali contro la Russia rischiano di avere effetti collaterali negativi per le fragili economie della regione, alimentando instabilità e potenziali conflitti che vedranno ancora una volta Mosca lottare contro il desiderio di monopolio assoluto perpetrato dagli Stati Uniti anche in territori storicamente sotto l’influenza russa fin dai tempi degli Zar.

Da parte russa un’azione diplomatica proattiva e un impegno per lo sviluppo sostenibile grazie ad accordi commerciali esclusivi sarebbero essenziali per garantire la stabilità e la prosperità di questa area cruciale per la stabilità della stessa Russia e per tenere lontana la Nato perlomeno dalle vitali zone degli Urali e della Siberia meridionale, in caso contrario Mosca si vedrà costretta a condurre nuove operazioni militari speciali in Paesi prima amici e divenuti nemici per semplice inattività di fronte alle evidenti azioni e provocazioni americane.

 

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  • nituP

    quante cazzate!!! Ci credete davvero??? Buffoni bifolchi

  • fratellidamerica

    infatti quante cazzate Putin è morto due anni fà, e i russi non hanno piu munizioni e lottano con le pale.

  • fratellidamerica

    la controffensiva Ukraine è arrivata a Mosca e nessuno se ne accorto.

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