Ora si fa sul serio: la Russia riunisce il mondo contro Washington

La Russia intensifica la cooperazione militare con Cina, Iran, Corea del Nord e Paesi Arabi, la risposta alle provocazioni della Nato e all'invio di armi a Kiev è arrivata

Secondo quanto riportato da fonti ufficiali statunitensi, le agenzie di intelligence degli Stati Uniti ritengono che la Russia potrebbe reagire con azioni più aggressive, comprese possibili risposte letali, qualora gli Stati Uniti e i loro alleati autorizzassero l’Ucraina all’uso di missili a lungo raggio per attacchi mirati all’interno del territorio russo. Questo potenziale incremento delle tensioni riguarda in particolare l’impiego di armi fornite da Stati Uniti, Regno Unito e Francia, che permetterebbero all’Ucraina di colpire obiettivi ben oltre i confini della guerra attualmente in corso.

L’avvertimento lanciato dall’intelligence americana è significativo e la Russia é pronta a rispondere in modo deciso sia sul fronte ucraino che contro i partner della coalizione occidentale.

Questo scenario non solo potrebbe complicare ulteriormente la situazione sul campo di battaglia, ma rischia anche di aprire nuove linee di conflitto diretto tra Russia e paesi occidentali.

Un altro segnale delle possibili contromisure russe viene dalla Reuters, che riporta una potenziale mossa attraverso l’Iran: la Russia potrebbe fornire missili antinave supersonici P-800 Onyx ai ribelli Houthi nello Yemen. Questa fornitura, che sarebbe mediata dall’Iran, potrebbe rappresentare una risposta indiretta ma efficace all’espansione delle capacità militari dell’Ucraina.

Secondo la Reuters, sette fonti diverse hanno confermato che la Russia non ha ancora deciso definitivamente se fornire questi missili, ma qualora lo facesse, le navi mercantili e militari americane ed europee che operano nelle acque vicino allo Yemen potrebbero trovarsi sotto una minaccia crescente. La Russia, dunque, potrebbe cercare di applicare una “risposta simmetrica” a quella che percepisce come un’aggressione occidentale, utilizzando alleati locali in altri teatri di conflitto, come il Medio Oriente.

Sul fronte tecnologico, emerge una collaborazione tra Russia e Cina per lo sviluppo di droni d’attacco a lungo raggio. Documenti esaminati dalla Reuters indicano che la IEMZ Kupol, una filiale del colosso russo Almaz-Antey, ha sviluppato un nuovo modello di drone chiamato Garpiya-3 con l’assistenza di specialisti cinesi. Questo drone, che è già stato testato in volo, potrebbe essere prodotto in massa in Cina e utilizzato nel conflitto in Ucraina. Questa cooperazione sino-russa rappresenta un ulteriore passo avanti nella capacità della Russia di sostenere la sua campagna militare, nonostante le sanzioni e le difficoltà interne.

Infine, un altro aspetto della strategia globale della Russia è rappresentato dalla sua crescente influenza in Africa. Secondo il New York Times, la Russia ha firmato un accordo con Niger, Mali e Burkina Faso per il lancio di satelliti per telecomunicazioni e telerilevamento. Questo accordo non solo rafforza i legami con questi Paesi, che hanno recentemente reciso le loro relazioni con gli alleati occidentali, ma mira anche a migliorare la sicurezza regionale e contrastare i gruppi terroristici che operano lungo i confini di questi stati.

Funzionari di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, hanno sottolineato come questa collaborazione possa fornire un vantaggio strategico a questi Paesi, migliorando le loro capacità di monitoraggio e controllo delle aree in cui si registrano frequenti attività terroristiche. Questo accordo rappresenta un ulteriore segnale dell’influenza crescente della Russia in Africa, soprattutto in un momento in cui gli Stati Uniti e i paesi europei stanno perdendo terreno nella regione.

La Russia, quindi, continua a giocare su più fronti, cercando di rafforzare, con successo, la propria posizione geopolitica in diverse aree del mondo, mentre la situazione in Ucraina volge sempre più a favore di Mosca che continua ad avanzare nel Donbass.

 

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