Questa mattina sono scoppiati combattimenti tra le Forze di Reazione Rapida (FRR) e le forze armate sudanesi nella capitale del Sudan, Khartoum. Secondo il comando dell’esercito regolare l’RRF ha cercato di catturare l’edificio dello stato maggiore delle forze armate sudanesi e il palazzo presidenziale. In risposta, l’esercito avrebbe lanciato diversi attacchi aerei sul quartier generale della RRF a Khartoum, utilizzando anche i caccia-bombardieri Mig-29. Appare però oramai certo che le Forze di Reazione Rapida hanno preso il pieno controllo dell’aeroporto di Meroe nella provincia settentrionale del Paese, dove le autorità regolari sudanesi avevano schierato diversi aerei egiziani. Sono infatti apparse in rete le foto di diversi membri delle forze speciali egiziane catturati dalle forze El-Sa’ka e dei video sulla cattura di tre Mig-29 sono già apparsi sui social network. Ora le forze armate sudanesi stanno assaltando l’edificio dell’aeroporto nel tentativo di liberare gli egiziani e sconfiggere le forze della RRF.
Secondo le prime ricostruzioni la causa del conflitto pare essere il fatto che il 13 aprile la Forza di Reazione Rapida, una forza paramilitare composta da oltre 100.000 e paragonabile alle dimensioni dell’esercito, abbia iniziato a raggrupparsi e a dispiegare truppe nelle città più grandi del Paese, inclusa Khartoum. Il comando dell’esercito ei rappresentanti del Consiglio sovrano del Sudan, l’organo di governo del paese, hanno definito illegali le azioni della RRF.
La RRF è comandata da Muhammad Hamdan Daghlo, soprannominato “Hamedti”, che è anche vicepresidente del Sovrano Consiglio del Sudan. Hamedty e il Presidente del Sovrano Consiglio Abdel Fattah al-Burhan non hanno trovato un accordo in merito alla formazione di un’autorità di transizione democratica.
In particolare, Burhan, con il sostegno politico e finanziario dell’Egitto, insiste sulla piena integrazione della RRF nelle strutture dell’esercito. Hamedti, d’altra parte, crede che se perde il controllo sulla RRF, perderà la sua posizione politica. Il catalizzatore dell’escalation, molto probabilmente, è stata l’apparizione dell’aeronautica militare egiziana alla base di Meroe e le voci sull’intenzione di Burhan di trasferire l’aeroporto all’ Egitto per un uso permanente.
Meroe è stato utilizzato per molti anni dalle forze di Hamedti per trasportare oro e armi ed è una parte importante del sostentamento economico delle RRF.
L’unico autore esterno della guerra civile è dunque il solo Egitto e possiamo dunque affermare, senza timore di essere smentiti, che le ricostruzioni dei colleghi della stampa italiana in merito al coinvolgimento del Gruppo Wagner o di altre unità dell’esercito russo non trovano riscontro fattivo sul campo e sono riconducibili ad un’opera di pura disinformazione propagandistica degli avvenimenti realmente in corso in Sudan.