Con Toto Cutugno uno dei pezzi più importanti della musica italiana se ne va.
Di lui resteranno canzoni che hanno fatto il giro del mondo, a partire da “L’italiano”, brano del 1983, che ha rappresentato una nazione intera nel suo orgoglio di essere italiani.
Dopo l’umiliazione della sconfitta nella seconda guerra mondiale serviva un brano capace di descrivere la ripresa, il boom economico, quella voglia di italianità che ha caratterizzato gli anni dal 1946 in poi. Un Italia viva, produttiva, felice, nonostante tutto. Tenace.
La stessa tenacia che ha provato a dimostrare Toto Cutugno nella sua lotta contro il cancro alla prostata che lo aveva da tempo colpito, fino a causare la metastasi dei reni.
Toto Cutugno è morto oggi intorno alle ore 16, presso il Policlinico San Raffaele di Milano.
I funerali di Toto Cutugno si terranno giovedì 24 agosto alle ore 11 alla Basilica Parrocchia dei Santi Nereo e Achilleo in viale Argonne 56 a Milano. A comunicare la notizia del funerale di Toto Cutugno è il manager Danilo Mancuso assieme alla famiglia dell’artista.
“A poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia Toto Cutugno uno degli artisti italiani più famosi di sempre. Cantautore da oltre 100 milioni di copie, esponente della musica italiana più noto in tutto il mondo, cantautore che ha saputo portare la semplicità e la tradizione della canzone italiana anche all’estero, un artista dalla straordinaria carriera che continuerà a ispirarci e unirci”. È questo l’annuncio ufficiale delle casa discografica Carosello Records ed Edizioni Curci.
Toto Cutugno aveva fatto il suo debutto a Sanremo giovanissimo, già nel 1975, ed ottenne un grandissimo successo anche all’estero soprattutto in Unione Sovietica e in Francia. Oltre alle canzoni direttamente scritte e interpretate personalmente Totó Cutugno ha anche scritto testi per altri, tra cui il famosissimo “Soli” scritto per Adriano Celentano, che porterà quest’ultimo al successo.
Cotugno è stato una presenza fissa del Festival di Sanremo e della musica italiana a livello mondiale, lasciando a partire da oggi un grande vuoto nel cuore un po’di tutti.