Un vero disastro si è abbattuto contro l’Emilia-Romagna con conseguenze devastanti che comprendono due morti, un disperso, centinaia di sfollati, treni in tilt, fiumi esondati, frane, strade chiuse e campi allagati.
Il Presidente della regione interessata dal nubifragio, Stefano Bonaccini, ha dichiarato ai media: “siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale; faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna. Stiamo facendo il possibile per cercare di arginare una situazione che non ha precedenti storici per il livello di acqua caduta ininterrottamente per più di 48 ore”. Attualmente “l’emergenza non è terminata, abbiamo diversi fiumi ancora di colore rosso, livello 3, per lo stato di rischio, e altri di colore arancione, con un rischio di livello 2”. Il Ministro Nello Musumeci ha già disposto con apposito decreto ministeriale la mobilitazione straordinaria delle forze d’emergenza, ma gli sfollati sono già più di 500, presenti anche frane e smottamenti. Gli allagamenti hanno portato alla chiusura delle scuole e ai già menzionati gravi disagi alla mobilità. L’emergenza è ancora in corso e non è ancora possibile fare una stima dei danni, nel frattempo nei palazzetti dello sport e negli edifici pubblici ritenuti sufficiente sicuri l’esercito e la protezione civile stanno allestendo campi d’accoglienza per fornire un tetto e una prima assistenza in previsione di un’aumento degli sfollati che potrebbero arrivare ad essere oltre 5000 secondo le dichiarazioni di molti Deputati eletti nella regione.