Il governo italiano si è dichiarato pronto a sostenere la richiesta dell’Unione Africana di aderire al G20, sottolineando come molti altri paesi si siano già espressi favorevolmente in merito. Nuovi scontri diplomatico-ideologici si sono verificati invece con il Canada, dopo che il premier progressista si è dichiarato: “preoccupato per il rispetto dei diritti della comunità Lgbt in Italia”, un’esclamazione senz’altro ridicola ma che accentua le divisioni oramai evidenti all’interno del politburo del mondo occidentale con progressisti (finti conservatori) che si scontrano con ultra progressisti. Le parole del premier canadese sono state un’autentica doccia fredda “senza alcun avviso, come dimostrano le foto della Meloni distribuite dal governo canadese – sottolinea l’inviato del Corsera -: contrariata in volto, con un’evidente espressione di sorpresa, quasi di rabbia trattenuta”. E poco importa che Trudeau abbia usato poi toni melliflui e concilianti: “Siamo preoccupati per alcune delle posizioni che il tuo governo sta prendendo in materia, ma non vedo l’ora di parlarne con te”. Appare evidente ora più che mai come i governi stranieri della coalizione occidentale trattino sempre più spesso il governo italiano senza rispetto alcuno. Prova evidente di ciò l’incontro di Meloni con Macron forzatamente coordiale, ma che dimostra ancora una volta tutta la debolezza e la subalternità di Roma nei confronti dei cugini francesi e degli altri “alleati”.