Il futuro e i problemi dei giovani d’Italia

Tra disoccupazione, calo demografico, e salari da fame che costringono i più giovani a lasciare il nostro Paese il futuro dell'Italia non è mai stato così incerto. Ne parliamo con il Professor Massimiliano Bonavoglia.

 

Nel nostro percorso alla scoperta dell’Italia tramite coloro che la conoscono meglio tra esperti, professori universitari, politici e giornalisti oggi abbiamo parlato con il Professor Massimiliano Bonavoglia che insegna Filosofia del Diritto presso l’università E-Campus di Milano, oltre ad aver da tempo una posizione nota nella politica locale bresciana e lombarda come attivista alla difesa dei diritti civili dei cittadini.

Oggi, in un’intervista rilasciata al nostro quotidiano il Professor Massimiliano Bonavoglia ha voluto esporre i principali problemi della gioventù italiana che attanagliano anche i suoi studenti con i quali si confronta ogni giorno.

Secondo lui:

“i problemi che ritengono di avere i giovani studenti, sono riassumibili in poche parole, la prima delle quali sicuramente è la prospettiva per il futuro che quasi sempre prevede la possibilità di lasciare l’Italia per poter aspirare ad uno stipendio minimamente decente, visto che il nostro è il Paese in assoluto i cui salari non solo non sono cresciuti ma sono addirittura diminuiti negli ultimi decenni rispetto al passato”

Purtroppo quanto affermato dal Professor Massimiliano Bonavoglia risultato totalmente in linea con i dati statistici che ora andremo ad evidenziare con l’unico intento di fornire ai nostri lettori i giusti strumenti per capire la gravità della situazione in essere, il tutto mentre il governo continua ad ignorare totalmente i gravi problemi strutturali del nostro Paese a partire dal drammatico processo di integrazione europea che ha trasformato l’ Europa da sogno ad incubo per il popolo italiano.

Secondo gli ultimi dati Istat ben il 21,4% dei giovani italiani è disoccupato ed anche chi ha un lavoro molto spesso non riesce a vivere in maniera dignitosa con salari da fame.

Secondo quanto riportato da Eureps, in un’ elaborazione di dati INPS, 4 giovani italiani su 10 guadagnano meno di 10.000 euro lordi l’anno, con il 26,9% dei giovani italiani che guadagnano meno di 5.000 euro lordi l’anno, pari a circa 376 € netti mensili, meno di quanto occorra per affittare anche solo una stanza nella maggior parte della città italiane.

Forse, prima di pensare al benessere di Zelensky e dell’esercito ucraino, o dei migranti irregolari, sarebbe bene che il Governo italiano pensasse al benessere del nostro popolo e del nostro futuro, prima che venga irrimediabilmente compromesso.

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  • Anonymous

    Per forza i giovinastri non trovano un posto; causa distruzione sistema scolastico causato dai comunisti sono tutti ignoranti come capre! E mi scuso con le capre che non meritano paragoni così offensivi!

  • Anonymous

    Per restare nel tema scrittori siciliani, avendo già disquisito di Pirandello, io rinominerei il professor Bonavoglia in Malavoglia, così potremmo discettare di Giovanni Verga…🤣

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