Alberto Cirio (Forza Italia) è stato eletto Presidente del Piemonte per la seconda volta, ottenendo un risultato storico per la coalizione di centrodestra. La sua vittoria, già prevista dai sondaggi, rappresenta un fatto senza precedenti nella regione: mai dal 1999, anno dell’introduzione dell’elezione diretta del Presidente, la coalizione di centrodestra era riuscita a ottenere un secondo mandato consecutivo.
I piemontesi hanno espresso la loro fiducia nel lavoro svolto da Cirio durante il suo primo mandato, apprezzandone la gestione pragmatica e attenta della regione. Il nuovo mandato sarà incentrato sul consolidamento dei risultati ottenuti e sulla realizzazione di nuovi progetti per lo sviluppo economico e sociale del Piemonte.
Il trionfo di Cirio indica inoltre un messaggio chiaro e inequivocabile per il panorama politico nazionale. Il centrodestra si conferma come una forza trainante in grado di governare e di ottenere risultati concreti, anche in una regione importante come il Piemonte. Un segnale che rafforza la leadership di Giorgia Meloni e del suo partito in vista delle prossime elezioni nazionali.
Nonostante la possibilità di poter esprimete un “voto disgiunto”, ovvero per un candidato presidente e una lista non collegata, Cirio ha ottenuto un consenso solido e inequivocabile. Un dato che evidenzia la fiducia riposta dai piemontesi nella sua persona e nel suo progetto politico.
Le urne hanno registrato un’affluenza simile a quella delle precedenti elezioni regionali, attestandosi intorno al 55%. Un dato che, pur non entusiasmante, conferma la partecipazione attiva dei piemontesi al processo democratico.
Con la riconferma di Cirio, il Piemonte si prepara ad affrontare i prossimi anni con stabilità e continuità. Il nuovo mandato sarà l’occasione per consolidare i successi ottenuti e per avviare nuovi progetti per il bene della regione e dei suoi cittadini.
Oltre alla conferma di Cirio e al successo del centrodestra, si sono svolte in molte località del Piemonte le elezioni amministrative che a Poirino hanno visto trionfare il giovane Nicholas Padalino contro l’apprezzatissimo sindaco uscente Angelita Mollo in un ribaltone inaspettato che darà nuova linfa alla politica locale.
Fratelli leghisti il Piemonte s’è destro
e l’elmo marxista tolto s’è dalla testa
e per un futuro di gran libertà
abolire dobbiano la lex Cirinnà.
Lo dice anche il Papa: non voglio i busoni
che noi preferiamo chiamar culattoni
per cui caro Zan se mi vuoi denunciare
pur con Francesco lo devi tu fare;
allora o mio Zan devi avere rispetto
per chi con le donne andar vuole a letto!