Jihad islamica: parlano gli ostaggi

Non solo Hamas, anche l'organizzazione ancora più radicale della Jihad islamica ha in mano degli ostaggi. Biden: approvato un cessate il fuoco di 4 ore nel nord di Gaza.

Hanna Katzir e Yagil Yaacov sono nelle mani della Jihad islamica, lo si apprende dopo che i due ostaggi hanno registrato un video appello poi pubblicato dalle Brigate Al Quds che hanno annunciato la disponibilità a liberali per ragioni umanitarie, secondo quanto rivelato dai media israeliani.

Nel video, ripreso dalle principali agenzie stampa internazionali, gli ostaggi affermano di essere stati trattati bene e con umanità e ringraziano tutti coloro che stanno lavorando per riportarli a casa tramite i negozianti.

Dopo un commovente saluto alle famiglie poi i due si sono rivolti con parole molto dure contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu accusandolo di essere responsabile di aver istigato gli attentati del 7 ottobre e di star compiendo un genocidio nei confronti di Gaza, provando la popolazione di Acqua, Cibo e cure mediche essenziali.

Il video, come prevedibile, ha alimentato le polemiche politiche all’interno della stessa Israele che, dopo una forte pressione internazionale, anche da parte degli Statunitensi, i loro principali alleati, hanno aperto ad un cessate il fuoco umanitario di quattro ore al giorno per permettere ai civili ancora intrappolati in direzione Egitto di fuggire.

Israele punta a occupare militarmente e governare Gaza ma la dura reazione internazionale, anche dai Paesi storicamente più vicini allo stato ebraico, sembra spingere Netanyahu ad abbandonare definitivamente questo piano, lasciando il futuro della striscia, e dei suoi abitanti, in un limbo ancora totalmente definito e inesplorato.

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant per ora ha solo parlato di “nuova realtà di sicurezza” sia per Israele che per gli abitanti della striscia di Gaza, senza però specificare cosa ciò possa concretamente significare.

Sia le Nazioni Unite che persino gli Stati membri dell’Unione Europea stanno progressivamente ritirando il loro sostengno ad Israele dopo i continui crimini di guerra che sembrano sfociare in una vera e propria punizione collettiva, che potrebbe presto tramutarsi in una pericolosa pulizia etnica degli arabi.

Proprio per questo il piano più probabile messo in piedi dagli Stati Uniti e da Netanyahu prevede la creazione di un governo palestinese fantoccio guidato da Fatah e da Abu Mazen di modo da congelare il conflitto e da poter occupare i territori palestinesi e attuare la pulizia etnica lontano da occhi indiscreti analogamente a quanto sta avvenendo in Cisgiordania.

Una volta che l’attenzione del mondo e dei media sarà scemata sarà infatti estremamente più facile per Netanyahu, e per il suo governo di destra religiosa ed etnocentrica, portare a termine il piano dell’ampliamento dello Stato di Israele all’intera Palestina e ad una pulizia etnica mirata a creare il vero e proprio Stato Ebraico etnocentrico ora previsto dalle leggi fondamentali dello Stato di Israele.

 

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