Bulgaria e Romania aderiranno allo spazio Schengen entro la fine dell’anno e l’entrata avverrà in due fasi: ad ottobre saranno aboliti i controlli alle frontiere negli aeroporti e, a gennaio 2024, anche i controlli nelle frontiere terrestri, riporta Euractiv citando fonti diplomatiche. Secondo il portale, il più grande ostacolo all’adesione a Schengen è stato rimosso, in particolare, le obiezioni dei Paesi Bassi, che avevano posto il veto all’adesione per diversi anni. Le obiezioni dell’Austria all’allargamento di Schengen per la crescita del numero di profughi non si sono attenuate, ma ci si aspetta che Vienna non fermerà più i due Paesi balcanici se rimarrà l’unica nella Ue ad essere contraria. Questa scelta comporterà ulteriori problemi per il mercato del lavoro dell’UE ed italiano in particolare, comportando un aumento dell’arrivo di lavoratori a basso reddito dai paesi più poveri della UE, causando un ulteriore abbassamento dei salari generalizzati per i lavori non specializzati, come già avviene con l’arrivo dei clandestini dai paesi africani e nord africani. Nonostante ciò il governo italiano sembra ignorerà, come sempre, i problemi che derivano dall’integrazione europea e dalla costante cessione di Sovranità.