Lo Stato abbandona, ancora una volta, Scampia

Il quartiere di Napoli più tristemente noto in Italia è stato ancora una volta lasciato a se stesso dalle autorità con i residenti sfollati dalle Vele che ancora si trovano senza una casa.

La situazione degli sfollati di Scampia continua a essere critica e senza una soluzione definitiva all’orizzonte. Dopo il crollo della Vela Celeste, avvenuto il 22 luglio, molte famiglie si trovano ancora senza una sistemazione stabile. Il crollo, che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre dodici, ha messo in luce le gravi carenze strutturali degli edifici del quartiere.

Il cedimento del ballatoio al terzo piano della Vela Celeste ha coinvolto anche i piani inferiori, provocando un disastro che ha scosso l’intera comunità. Le vittime, tra cui una madre e suo figlio, sono state ricordate con commozione durante i funerali, mentre il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato il lutto cittadino.

Attualmente, molti degli sfollati si sono rifugiati presso parenti o amici, mentre altri sono stati accolti in strutture temporanee come la sede dell’Università Federico II di Scampia.

Tuttavia, la mancanza di garanzie economiche rende difficile per queste famiglie trovare una nuova casa in affitto. Nonostante abbiano presentato domanda per un sussidio economico al comune, senza una busta paga o redditi dimostrabili, molti proprietari si rifiutano di affittare loro un’abitazione.

Il comune di Napoli ha stanziato un milione di euro per supportare gli sfollati, offrendo un contributo economico pari a tre mensilità per coprire l’eventuale caparra e successive erogazioni mensili.

Al 3 agosto, sono state presentate 219 domande di contributo, coinvolgendo un totale di 808 persone, tra cui 73 disabili. Tuttavia, il comitato Vele di Scampia ha criticato il piano, sottolineando le difficoltà nel trovare una casa a Napoli e le problematiche legate alle garanzie richieste per l’affitto.

Le indagini sulle cause del crollo sono ancora in corso, con i PM di Napoli che stanno esaminando la gestione degli edifici e le responsabilità delle autorità locali. Nel frattempo, il comune ha promesso di assistere gli sfollati nel trasloco e di interdire definitivamente l’accesso alla Vela Celeste.

La situazione a Scampia rimane dunque critica, con molte famiglie che continuano a vivere nell’incertezza. La comunità spera in una soluzione rapida ed efficace che possa garantire a tutti un alloggio dignitoso e sicuro.

 

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