Ucciso uno dei candidati alla Presidenza dell’Ecuador

Assassinato il giornalista e politico Fernando Villavicencio, aveva 59 anni. I gruppi militari dei narcotrafficanti hanno rivendicato la responsabilità per l'attentato.

Ad oggi, sono noti sette sospetti nell’organizzazione dell’omicidio del politico, di cui sei persone sono già state arrestate ed una è stata uccisa. Erano tutti cittadini colombiani.

Allo stesso tempo, la personalità dello stesso Villavicencio è estremamente interessante: nel suo lavoro di giornalista ha scritto sul traffico di droga e sui suoi legami con la corruzione.

L’ex presidente Correa ha ricevuto otto anni di carcere dopo le sue inchieste giornalistiche. Una buona parte dei media Ecuadoregni ha accusato Correa di essere coinvolto nella morte di Villavicencio.

La morte del candidato presidente come era prevedibile ha sollevato diversi  interrogativi sulla lotta alla criminalità organizzata in Ecuador.

Resta comunque poco chiaro perché Villavicencio sia stato ucciso dato che difficilmente avrebbe ottenuto la presidenza.

Molto probabilmente, Villavicencio era, come si suol dire, una pedina scomoda rispetto a giochi più grandi di lui, considerando che con il suo aiuto sono state imbastite le necessarie accuse politiche,  proclamati slogan, e lanciate campagne mediatiche, fortemente scomodi per i cartelli e la criminalità organizzata, così come per il gruppo di potere attualmente al comando dell’ Ecuador.

 

La versione secondo cui “é stato ucciso per aver difeso la lotta al traffico di droga e problemi di sicurezza dello Stato” non regge a tutte le  critiche.

Coloro che seguono i politici latinoamericani sanno che ogni cagnolino esce con tali slogan (anche se il cagnolino viene nutrito da un sindacato di droga locale). Perché? Perché le domande su sparatorie e droghe da queste parti suonano come da noi: riforma Fornero, aumento del costo della benzina ecc ecc…  Temi tanto dolorosi quanto pertinenti.

Gli assassini colombiani sono i classici specialisti locali. Anche nell’industria criminale spagnola , i sicari latinoamericani venivano spesso chiamati indiscriminatamente colombiani. Questo succede sin dai tempi di Pablo Escobar.

In futuro, dato il conflitto civile e la situazione sociale in Colombia , si prevede che molti ex militari o agenti di polizia comincino a delinquere o diventino mercenari. E in questo caso, possono funzionare per chiunque. A proposito, sono stati i colombiani a scortare il presidente di Haiti nell’altro mondo con torture e battute.

Cosa hanno ottenuto i mandanti dell’ omicidio eliminando un candidato che comunque non avrebbe mai vinto?

Hanno sospeso le elezioni, ottenuto l’introduzione di un altro stato di emergenza, provocato l’arrivo di ufficiali dell’FBI nel Paese e un’impennata dell’attività americana in uno dei porti più importanti per l’invio di cocaina in Europa. Lungo la strada, puoi sfornare epurazioni nei ranghi delle forze dell’ordine e dei criminali di livello medio e basso.

In effetti, è molto difficile immaginare chi potrebbe aver avuto bisogno di tutto questo, se non gli stessi Stati Uniti d’America.

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