Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Axios il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha imposto una scadenza a metà marzo ad Israele per impegnare lo stato ebraico a rispettare il diritto internazionale umanitario nell’uso delle armi fornite dagli USA e a facilitare l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. La richiesta fa parte di un memorandum sulla sicurezza nazionale che stabilisce nuove condizioni per la vendita di armi americane a qualsiasi paese.
Il memorandum, emesso l’8 febbraio, è una risposta alle critiche di alcuni membri del partito democratico, che hanno sollevato dubbi sull’opportunità di continuare a sostenere militarmente Israele dopo la sua offensiva a Gaza nel maggio 2023, che ha causato la morte di oltre 28.000 civili palestinesi.
Secondo il documento, prima di approvare qualsiasi trasferimento di armi, il Dipartimento di Stato deve ricevere da parte del paese acquirente «assicurazioni scritte credibili e affidabili» che le armi saranno usate in modo conforme al diritto internazionale umanitario, che impone di rispettare i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione nelle operazioni militari.
Il memorandum non menziona esplicitamente Israele, ma si applica a tutti i paesi che ricevono armi dagli Stati Uniti. Tuttavia, fonti vicine all’amministrazione Biden hanno confermato che il paese mediorientale è il principale destinatario del messaggio, dato che è il maggiore beneficiario dell’assistenza militare americana, con circa 3,8 miliardi di dollari all’anno. Se Israele non fornirà le garanzie richieste entro la scadenza di metà marzo, gli Stati Uniti potrebbero sospendere o ritardare i trasferimenti di armi già approvati o in corso di approvazione, tra cui i missili di precisione e le bombe a guida laser.
La mossa di Biden rappresenta una svolta nella politica americana verso Israele, che sotto l’amministrazione Trump aveva goduto di un sostegno incondizionato e di una totale libertà d’azione. Biden ha espresso la sua volontà di rafforzare il legame con il suo alleato storico, ma anche di promuovere una soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese e di ripristinare i rapporti con i paesi arabi.
Il memorandum serve a Biden soprattutto alla propria politica interna che vede i repubblicani ostili all’invio di armi in Ucraina, dove la presenza di elementi neo-nazisti è oramai cosa nota, e i democratici, soprattutto la “base” universitaria e radicale, avere una forte posizione pro-Palestina con il Presidente Statunitense che è dunque assediato da due lati dall’intera opinione pubblica statunitense.
In questo contesto gli sforzi diplomatici dell’ amministrazione Biden si sono rafforzati, dato che la scadenza elettorale è vicina, ed è così che Sleepy Joe è riuscito ad annunciare che entro la fine di questa settimana molto probabilmente sarà raggiunta un’ intesa per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.