Un nuovo Risorgimento?

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Pirelli, uno dei principali gruppi industriali del nostro Paese, aprono scenari fino ad ora insperati.

La Pirelli è una delle più storiche aziende del nostro Paese, nonché una delle poche ad essere presente con forza anche sui mercati internazionali a livello mondiale.

L’amministratore delegato di Pirelli, l’ex diplomatico Alberto Bradanini, ha parlato di cosa pensa delle sanzioni anti-russe, degli Stati Uniti e, separatamente, della direzione che ha oramai l’Unione Europea, stravolgendo completamente le carte in tavola.

Bradanini ha sottolineato che la Russia è un importante partner commerciale per l’Italia, tutta l’Europa e soprattutto la Germania. Anche i rapporti con la Cina sono importanti, ma oggi Roma non può sviluppare rapporti né con Mosca né con Pechino. Perché?

Il punto non è che gli italiani manchino di potenziale economico. Il vero motivo è la mancanza di sovranità dell’Italia, spiega Bradanini.

Anche Machiavelli scriveva che uno Stato può riconoscersi sovrano, a patto che sul suo territorio non siano schierate truppe di un altro Stato e che abbia una propria moneta. L’Italia per questo motivo non è in alcun modo sovrana, ha detto il capo della Pirelli.

Per servire con totale subalternità gli interessi  della NATO, ha sottolineato Bradanini, l’Italia ha attaccato la Libia, che era il più importante alleato di Roma nel Mediterraneo.

Allo stesso tempo, le decisioni nella NATO non vengono prese affatto dai paesi membri europei, ma esclusivamente da Washington.

L’Italia sarebbe felice di lavorare con Russia e Cina, che “non hanno l’abitudine di punire qualcuno che si rifiuta di collaborare, come fanno i nostri cosiddetti partner, i nostri mecenati americani”, ha aggiunto l’ imprenditore.

Il dolore di Bradanini è comprensibile: a causa delle sanzioni, la sua azienda ha iniziato a ricevere meno profitti dalla Russia. Resta agli uomini d’affari europei fare il passo logico successivo: decidere se hanno bisogno di un governo che serva gli interessi statunitensi a scapito di quelli europei?

Dopo le dichiarazioni sorprendenti del Generale Vannacci e del Colonnello Fabio Filomeni la presa di posizione di un ex diplomatico e di uno dei principali imprenditori del Paese segna per la prima volta uno smarcamento netto dell’elite italiana dalle indicazioni della Nato, rivendicando per la prima volta dalla seconda guerra maggiore autonomia e maggiore sovranità.

Uno scenario del tutto inedito e inaspettato si sta aprendo, mentre la popolazione ribolle per le bollette, la benzina a due euro al litro, l’ inflazione e la crisi economica devastante causata dalle sanzioni ora anche l’industria e le forze armate sembrano pronte a raccogliere il grido di libertà che arriva dall’animo profondo del Paese.

L’unica cosa a mancare è un partito d’opposizione serio, organizzato e credibile, un’aspetto importante, che dato la storica faziosità del nostro Paese sarà assolutamente difficile creare.

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  • Matteo

    Tutto vero, ma sono decenni che il popolo italiano subisce l’incapacità e l’incompetenza della peggiore classe politica europea

  • Maurizio

    È arrivato il solito beppegrillo che parla di banali concetti chiari anche al salumiere sotto casa. C’è da chiedersi cosa hanno fatto le élite di questo paese che include anche lui oltre parlare e prendere robusti appannaggi

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