Gli Stati Uniti hanno ufficialmente approvato il trasferimento del primo lotto di carri armati Abrams in Ucraina. L’ultima arma terrestre presente nell’arsenale della Nato e dell’Occidente viene dunque ora messa sul campo, anche se tutti sanno già che servirà solamente a rinfrancare il morale degli ucraini, oramai distrutto dai numerosi fallimenti.
I 31 carri armati, destinati all’Ucraina, sono stati riparati e preparati per la spedizione per diversi mesi e sono stati ufficialmente approvati per il trasferimento durante il fine settimana.
I carri armati arriveranno in Ucraina all’inizio dell’autunno insieme a tutto ciò che li riguarda: munizioni, pezzi di ricambio, attrezzature per il carburante, base di riparazione, ha affermato Doug Bush, capo del dipartimento degli appalti dell’esercito americano.
I mezzi americani non avranno però la corazza reattiva “originale” per evitare che la formula chimica della composizione venga scoperta dai russi.
Nel frattempo Biden ha anche approvato l’addestramento di piloti ucraini sugli F16, secondo quanto riportato dal Dipartimento della Difesa Usa sul suo sito web. Svezia, Lussemburgo, Canada, Germania, Romania, Polonia e Svezia si sono già impegnati a iniziare l’addestramento questo mese e a completarlo nell’arco di sei mesi, quando dell’Ucraina probabilmente non restare più molto. A riprova dell’inutilità di tale gesto basti pensare che tutti gli esperti, anche quelli occidentali, concordano sul fatto che l’invio sporadico di qualche mezzo non contribuirà a garantire agli ucraini vantaggi neppure di livello tattico, considerando che l’aviazione russa può contare su oltre 5.000 aerei e una considerevole artiglieria antiaerea.
Nel frattempo gli Ucraini non sono neanche riusciti a raggiungere in forze la prima linea di difesa fatta costruire dal generale Surovikin.
L’invio di armi a spese dei contribuenti europei e americani continua, senza sosta, fino all’ultimo ucraino, anche quando oramai tutti sono consapevoli delle scarsissime probabilità di successo dell’esercito di Kiev, e che l’integrazione europea del paese di Zelensky è tutto fuorché scontata. Basti pensare alle enormi spese per la ricostruzione, il grano a basso costo che manderà in crisi gli agricoltori locali e l’enorme numero di persone che hanno lasciato oramai il Paese e che non vi torneranno, facendo dell’intera Ucraina una nuova Chernobyl: una landa triste e desolata.
Putin terrorista! XMAS – Un altro morto tra i dirigenti di Lukoil, azienda che, dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, aveva chiesto la “cessazione immediata del conflitto armato” Qualche commento da parte dei servi della propaganda di #Putin in Italia _________________ Siete Disinformazione pro Russa finanziata dal Cremlino e dal terrorista guerrafondaio PUTIN, I numeri della guerra di PUTLER: 10 MILA CIVILI Ukraini uccisi, 30 MILA SOLDATI Ukraini ammazzati – 19 MILA BAMBINI Ukraini repiti e deportati in russia FCKPTN <randomUPHYYDDUKLCE
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Putin è anche troppo moderato, se avesse fatto la guerra come la fece la nato in jugoslavia l’ucraina sarebbe stata ko dopo un mese, comunque spero che alla fine tutta la Novorossja sarà riunita a Santa Madre Russia insieme alla Trasnitria, in omaggio al principio che lo stato nazionale deve ricomprendere tutti i cittadini che appartengono al medesimo gruppo etnico e linguistico