Gli affari sembravano andargli a gonfie vele, con incassi da decine di migliaia di euro provenienti da un giro di baby escort, fino a quando le foto sui social e le intercettazioni telefoniche non lo hanno tradito facendolo rintracciare dalla guardia di finanza. Le accuse mosse a suo carico sono di induzione e sfruttamento della prostituzione. Oltre alla sua ex, ha messo in catalogo, anche sue tre ex compagne di scuola di nazionalità italiana e con una età compresa tra i 18 e i 20 anni. Tutte sono figlie di commercianti e funzionari. Ragazze normalissime, ma in cerca di soldi facili.
A descrivere bene la situazione ci ha pensato anche una delle meretrici, che così racconta il suo adescamento da parte del 25enne. Mi aveva scritto sui social quando mi ero lasciata con il mio fidanzato, pensavo volesse provarci, e invece mi aveva detto che aveva un giro di ragazze e mi aveva chiesto se volevo entrare a far parte dell’attività. Dopo quattro giorni gli ho detto di sì, mi aveva rassicurato.
Era lui a organizzare tutto foto da pubblicare online, prestazioni, luoghi degli incontri. Alberghi, b&b. In zone diverse. Trastevere, Euro. C’erano clienti fissi.
Le ragazze si vendevano per 200€, di cui la metà andavano al 20enne che gestiva location e clientela.
La vicenda è ormai all’epilogo giudiziario. Patteggiamento, due anni di carcere con pena sospesa. Il ragazzo non andrà dunque incontro a nessuna misura detentiva, né carcere, nè domiciliari. Le indagini però hanno scoperchiato una realtà sommersa. Tutto avveniva su canali social difficilmente intercettabili. Non c’era violenza, né costrizione, solo l’ amore sconfinato per i soldi facili.
Una vicenda che deve far molto riflettere sui valori della società attuale, con giovani disposti a tutto, senza compromessi.
I clienti invece erano molto benestanti e andavo dai professionisti, ai calciatori professionisti, uno dei quali, si sente nelle intercettazioni giudiziarie aveva addirittura chiesto una ragazza per soddisfare l’intera squadra durante una festa.
Ma per Roma, oramai, tra una buca e un omicidio, questa è la normalità.