Mancini è pronto a tornare subito in campo, nuovamente alla guida di una nazionale, questa volta quella Saudita.
A Riad sono sicuri, nelle prossime ore l’attuale Campione d’Europa siederà sulla panchina della nazionale araba.
Il contratto, come oramai siamo abituati da queste parti, sarà faraonico: un triennale da 30 milioni di euro all’anno, per un totale di 90 milioni.
Il contratto fino al 2026 è proiettato ai Mondiali in Canada, Messico e Stati Uniti ma prima, il prossimo gennaio, c’è la Coppa d’Asia a cui l’Arabia tiene molto visto che l’ultimo dei tre trionfi risale al 1996.
Roberto Mancini coinvolgerà nella nuova avventura il suo storico staff: Salsano, Lombardo, Nuciari, Battara, Gagliardi, Scanavino e forse Oriali.
Luciano Spalletti avrebbe invece scelto l’ex campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon come nuovo capo-delegazione dell’Italia.
I Media Arabi sono sicuri, Mancini era in trattativa con la Federcalcio di Riad almeno da Giugno, nonostante gli impegni presi con la Nazionale Italiana.
Pecunia non olet, dicevano i latini, e nonostante il vespaio di critiche e polemiche Mancini non ha dunque rinunciato ad un contratto che, per chiunque, rappresenta comunque l’occasione della vita.
Il primo impegno di Mancini con l’Arabia Saudita sará l’ 8 settembre contro la Costa Rica, quattro giorni dopo l’ Arabia disputerà un altra amichevole con la Corea del Sud.
Il tutto per essere pronti a novembre per le qualificazioni asiatiche dei Mondiali 2026.
L’Arabia è in gruppo con Giordania, Tagikistan e una tra Cambogia e Pakistan.
A gennaio ci sarà invece la Coppa d’Asia, qui nel girone ci sono invece Thailandia, Kirghizistan e Oman. Squadre certo non irresistibili.
Per arrivare in fondo e tentare di vincere la competizione dovrà affrontare però formazioni ben più attrezzate e ben più temibili in particolare il Giappone, l’Iran e la Corea del Sud.
Comunque andrà la sua avventura in Arabia resta comunque il fatto che abbandonare per soldi la propria nazionale a soli venti giorni da un doppio impegno di grande importanza come le gare valide per la qualificazione ai prossimi campionati europei del 2024 faranno di Mancini una persona non particolarmente apprezzata in Italia probabilmente per sempre.