Le cause della morte sono da riscontrare in una malattia fulminante che ne ha causato il decesso a soli 70 anni in un ospedale di Roma.
Giornalista, sceneggiatore di film e fiction, autore, docente di sceneggiatura, Andrea Purgatori ha iniziato la sua carriera nel giornalismo nel 1974 come inviato per Il Corriere della Sera dove rimase fino al 2000 occupandosi anche di inchieste giudiziarie.
Negli anni al Corriere della Sera ha scritto di terrorismo, intelligence e criminalità e si è dedicato con tenacia alla ricerca della verità sulla strage del 27 giugno 1980 di Ustica, in cui un aereo sulla tratta Bologna-Palermo precipitò in mare causando la morte di 81 persone, in circostanze ancora misteriose, anche se, le ultime indagini sembrano rilevare che l’aereo fu abbattuto da dei caccia della Nato, note anche le sue inchieste sul caso Moro e sui delitti di Mafia.
Era stato anche corrispondente di guerra per il Corriere della Sera firmando reportage sul conflitto in Libano del 1982, sulla guerra Iran-Iraq degli anni Ottanta, sulla guerra del Golfo del 1991, sull’Intifada e sulle rivolte in Tunisia e Algeria.
La sua carriera, oltre all’ esperienza al Corriere, ha visto la collaborazione anche con l’Unità, Vanity Fair, Le Monde Diplomatique e Huffington Post, oltre a collezionare diversi riconoscimenti, come il premio Hemingway per il giornalismo.
Numerosi ed emblematici anche i titoli che di cui ha scritto le sceneggiature per il cinema: su tutti, Il giudice ragazzino, sulla lotta alla mafia condotta da Livatino; Fortapasc, ancora diretto da Risi, sulla vita e sull’assassino di Giancarlo Siani; L’industriale, dedicato alla crisi economica dei primi anni 2000.
Dalla carta stampata ai reportage Andrea Purgatori televisivi è stato ritenuto da tutti come uno dei giornalisti maggiormente affermati in Italia.
Alla fine della sua carriera ha lavorato come autore per la trasmissione Atlantide di La7 che ha condotto per oltre vent’anni a partire dal 2002. Nel 2019 ha ottenuto il Premio Flaiano come migliore programma culturale.
La sua ultima fatica prima della morte è stato il documentario “Vatican Girl” incentrato sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.