Il Presidente Egiziano Al-Sisi ha graziato Patrick Zaki

Lo studente dell'Università di Bologna era stato recentemente condannato a tre anni.

Patrick Zaki, ricercatore e attivista per i diritti umani, è stato appena rilasciato dalle autorità egiziane dopo aver ricevuto una grazia dal presidente Abdel Fattah al-Sisi il mercoledì.

Zaki, che ha studiato all’Università di Bologna, è stato arrestato nel 2020 durante una visita in Egitto, per aver diffuso, secondo il governo, notizie false in un articolo sulla presunta discriminazione dei cristiani copti da parte del governo egiziano.

Dopo l’arresto ha trascorso 22 mesi in detenzione preventiva fino al dicembre 2021. Successivamente è stato nuovamente incarcerato dopo la sentenza del tribunale di martedì. Una sentenza inappellabile che aveva scatenato l’immediata reazione delle associazioni per i diritti umani e dei governi occidentali.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha immediatamente dichiarato su Twitter di essere “preoccupato” per la condanna di Zaki e aveva chiesto “l’immediato rilascio” dello studente dell’ Università di Bologna e “degli altri ingiustamente detenuti “.

Il nostro primo ministro Giorgia Meloni, che ha regolari rapporti diploma con Al-Sisi, ha accolto con favore la notizia che Zaki sarebbe stato liberato e ha dichiarato che “tornerà domani in Italia”, nel frattempo ha augurato al ragazzo “tanta fortuna e buona vita” in un video diffuso suoi propri canali social.

La liberazione di Patrick Zaki “è prevista nelle prossime ore”, ha dichiarato uno degli avvocati che rappresentano il ricercatore egiziano e attivista per i diritti umani fresco di grazie.

Sua madre e suo zio sono andati alla stazione di polizia di New Mansoura per attendere il suo rilascio, che avverrà a breve: “Se Dio vuole, sarà a casa già oggi”, hanno detto.

La condanna di Zaki per “diffusione di false notizie” aveva suscitato un’ondata di proteste da parte dei gruppi locali per la tutela dei diritti umani e dei governi occidentali. Più di 40 organizzazioni egiziane e internazionali, tra cui Amnesty International, Human Rights Watch e il Tahrir Institute for Middle East Policy, hanno condannato la condanna di Patrick Zaki, affermando che il procedimento giudiziario nei suoi confronti fosse stato “pieno di violazioni” e non un “giusto processo”.

Per fortuna, nonostante il parere contrario dei giudici, grazie alle pressioni del Governo Italiano, Patrick Zaki è stato rilasciato dalle autorità egiziane tramite la grazia diretta del presidente, garantendo un primo grande successo alla politica estera del Governo Meloni, che avrà probabilmente risvolti immediati sul dibattito politico e sui sondaggi.

Oltre che dal governo italiano la liberazione di Patrick Zaki è stata accolta con favore da molti altri governi occidentali oltre che da diverse organizzazioni per i diritti umani.

La prima polemica che ha però coinvolto il governo italiano è circa l’opportunità di agire a tutela di un cittadino non italiano, quando sono invece ancora molti gli italiani a tutti gli effetti che si trovano in carcere senza suscitare clamore mediatico, una polemica che, nonostante la felicità per la liberazione di Patrick Zaki, non si può non fare propria.

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