Natalità ai minimi storici: Italia a rischio spopolamento.

Gli italiani rischiano l' estinzione. Per la prima volta dall'unità d'Italia il numero dei nati è sceso sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a quota 393mila.

Se gli Italiani fossero dei simpatici animali a quest’ora si sarebbero già attivate le campagne di crowdfunding per salvare una specie a rischio di estinzione. Probabilmente di Roma, Napoli e Torino, andando avanti di questo passo, non resteranno che i resti, avendo fatto gli abitanti la fine dei dinosauri. Scomparsi per sempre e consegnati alla memoria storica. Come fossili.

Questo è il quadro allarmante che emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat sulla natalità e sull’andamento della popolazione residente nel nostro paese.

Dal 2008, ultimo anno in cui si registrò un aumento delle nascite, il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrati dal 2019 in avanti. Questa diversità è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano anche il calo dimensionale e il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni).

La crisi economica, iniziata proprio nel 2008, e l’assenza dei più elementari aiuti e sussidi statali, hanno sicuramente avuto anch’essi un ruolo determinante, rendendo la nascita di un figlio un lusso ed un privilegio destinato a pochi. Basti pensare che crescere e mantenere un figlio da zero a 18 anni può venire a costare all’incirca 300mila euro.

Se tutto ciò non bastasse ad allarmarvi considerate che ad essere ancora in calo è anche la popolazione residente in Italia: pari a 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3‰. Prosegue, dunque, la tendenza alla rivelazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014.

Un paese per vecchi dunque, che vede i pochi giovani superstiti fuggire alla disperata ricerca di un futuro migliore. 

Per chi resta, ad attenderlo ci sarà un futuro privo di welfare e assegni pensionistici, con in più la costante sensazione di sentire stranieri e minoranza etnica in casa propria. L’ unico dato in crescita è infatti quello relativo al numero di stranieri residenti in Italia che al primo gennaio 2023 è pari a 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9‰) sull’anno precedente. Senza considerare immigrati irregolari, i clandestini e le vittime delle tratte di esseri umani che non rientrano nelle statistiche ufficiali dell’Istituto Nazionale di Statistica.

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