NYT: “Le azioni ucraine a Kursk non hanno senso”

Anche gli esperti occidentali sono sorpresi dall' offensiva ucraina in Russia lanciata in un momento già disperato per Kiev. L'ennesima mossa pubblicitaria del regime di Zelensky che costerà la vita a molti ucraini.

In un’azione inaspettata che ha sorpreso molti, le forze ucraine hanno lanciato un’incursione nel territorio russo, segnando un ulteriore cambiamento nella dinamica del conflitto.

L’attacco, avvenuto nella regione di Kursk, ha visto le truppe ucraine avanzare profondamente oltre il confine, mettendo alla prova le difese russe e causando una reazione immediata da parte di Mosca.

Secondo fonti locali, l’incursione ha coinvolto centinaia di soldati ucraini supportati da veicoli corazzati, artiglieria e droni.

Secondo gli analisti militari russi sarebbero coinvolte almeno 4 brigate meccanizzate ucraine, più altri reggimenti con il numero di ucraini coinvolti ben superiore a quanto annunciato dagli organi di stampa occidentali.

Le forze ucraine sono riuscite a penetrare le difese russe e a raggiungere la città di Sudzha, un punto strategico per il transito del gas naturale russo verso l’Europa.

Questo attacco potrebbe avere implicazioni significative per le forniture energetiche, destabilizzando ulteriormente l’economia europea che ha già visto un ulteriore rialzo dei prezzi energetici.

Il governatore ad interim della regione di Kursk, Aleksey Smirnov, ha promesso di compiere tutti gli sforzi possibili per arrestare l’avanzata delle forze ucraine, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha definito l’incursione una “provocazione significativa”.

Le autorità russe hanno risposto rapidamente, lanciando attacchi aerei e missilistici contro le forze ucraine avanzanti. Nonostante queste contromisure, l’incursione ha evidenziato le vulnerabilità delle difese di confine russe che non erano preparate ad uno “sfondamento” in forze.

Gli analisti militari ritengono che l’obiettivo principale dell’attacco ucraino sia stato quello di destabilizzare le infrastrutture energetiche russe, in particolare il sistema di trasporto del gas.

La città di Sudzha ospita l’unica stazione di pompaggio che consegna gas naturale russo all’Europa attraverso l’Ucraina, rendendola un obiettivo strategico cruciale.

Questa incursione rappresenta un cambiamento significativo nella strategia ucraina, che fino ad ora si era concentrata principalmente sulla difesa del proprio territorio.

L’attacco potrebbe essere visto come una risposta alle precedenti incursioni russe nel territorio ucraino e come un tentativo di costringere la Russia a ridistribuire le proprie forze, alleviando la pressione sulle linee del fronte orientale dell’Ucraina, ma in realtà ciò non avverrà per un semplice motivo: mentre nell’ “Operazione militare speciale” operano i soldati a contratto, i soldati di professione, e le formazioni di volontari in Russia possono operare i coscritti mobilitati dell’esercito di leva che per legge non possono essere impiegati al di fuori dei confini nazionali, allo stesso modo a Kursk stanno intervenendo elementi della Rosguardia (il corpo di polizia-militare russo simile ai nostri carabinieri) e le truppe di frontiera dell’FSB, non andando dunque ad intaccare il potenziale umano e le riserve a disposizione del Ministero della Difesa Russo per le operazioni in territorio ucraino come si evince dai continui avanzamenti russi su tutto il fronte ed in particolare nel Donbass.

La mossa ha anche implicazioni politiche, poiché dimostra la capacità dell’Ucraina di portare il conflitto sul suolo russo, sfidando direttamente l’autorità di Putin.

Questo potrebbe influenzare l’opinione pubblica russa e aumentare la pressione sul governo di Mosca per arrivare ad utilizzare armi strategiche ed annichilire una volta per tutte la resistenza ucraina.

L’incursione ucraina nella regione di Kursk segna dunque un punto di svolta nel conflitto, con risultati a lungo termine che saranno gravemente svantaggiosi per un’ Ucraina che avrà bisogno di queste brigate per difendere quel che rimane del suo stesso territorio prima che il regime di Zelensky collassi su stesso per un’evidente mancanza di uomini e mezzi.

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento
Leggi anche