Una banda di immigrati ha rapinato un ragazzino brandendo un machete

Terrore e sgomento in tutta Italia per le immagini di sorveglianza del treno regionale Olbiate-Milano, con le aggressioni violente da parte dei migranti che si fanno sempre più frequenti e fuori controllo.

Giorgia Meloni aveva promesso sicurezza, controlli, maggiore impiego delle forze dell’ordine e un blocco navale a contrasto dell’immigrazione clandestina.

Nonostante ciò l’unico risultato portato ad ora dal governo sono continue aggressioni, sempre più violente e spesso impunite.

Le immagini di sorveglianza sono tanto nette quanto terribili e inequivocabili e mostrano quattro giovani centroafricani che tengono in ostaggio i passeggeri brandendo un grosso machete. Successivamente hanno brutalmente aggredito e rapinato un ragazzino. Lui per cercare di difendersi si è rinchiuso dentro i servizi igienici, ma, dopo aver forzato la porta della riturata, lo hanno ritirato fuori a forza, lo hanno circondato in 4 contro 1, per poi percuoterlo violentemente obbligandolo a consegnare soldi e borsello con il cellulare.

L’arma utilizzata per portare a termine il delitto, invece, è stata rinvenuta dai poliziotti, occultata tra due sedili all’interno del treno. I poliziotti hanno, quindi, tratto in arresto i due centrafricani che sono stati denunciati, altresì, per interruzione di pubblico servizio dato che il treno ha ripreso la regolare corsa con un ritardo di 180 minuti sulla normale tabella di marcia. Entrambi i giovani, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Lecco.

Una banda di immigrati ha rapinato un ragazzino brandendo un machete

Successivi accertamenti effettuati dalle autorità e dalla Polizia di Stato hanno permesso di trarre in arresto gli altri due immigrati clandestini responsabili della rapina a mano armata.

I proventi della rapina, un telefonino e un borsello, trovati addosso ai due stranieri, sono stati riconsegnati alla vittima, medicata sul posto da personale sanitario, al seguito delle ferite al volto subite nel corso della colluttazione.

L’ultimo componente della banda, che era incredibilmente riuscito a scappare la notte dell’evento, è stato infine individuato dagli operatori della Polfer di Lecco, che, nella giornata dello scorso 3 agosto, di concerto con il P.M. titolare del procedimento, hanno proceduto a eseguire nei suoi confronti il fermo di persona gravemente indiziata di delitto, poi convalidato dal G.I.P., il quale, anche nei suoi confronti, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Tutti i responsabili questa volta sono stati mandati in carcere, si spera che ci restino a lungo e che il Governo adotti le misure adatte a prevenire il verificarsi di situazioni simili in futuro.

 

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