Gli ultimi dati sui consumi evidenziano chiaramente l’abbassamento del tenore di vita degli italiani che si sono visti costretti a fare a meno di shopping, carne e frutta, oltre a tagliare iconsumi di luce e gas.
La crescita dei prezzi spinge gli italiani a tirare la cinghia e a limare tutte le spese. Così si rinuncia ad acquistare una camicia o un paio di scarpe, si mangia pesce e carne una volta in meno, riducendo pure frutta e verdura. Tra le rinunce delle famiglie anche i film al cinema e gli abbonamenti per le attività sportiva come la Palestra.
Un modello di vita basato sulle rinuncie che diventa una strada obbligata per quasi 6 italiani su 10 secondo l’ultima indagine firmata Legacoop-Ipsos.
Il 57% opta per ridurre lo shopping, il 53% a tagliare i consumi di energia elettrica, il 51% a comprimere le attività culturali e di svago e il 44% a sforbiciare i consumi di gas. Cambiamenti figli della crescita dell’inflazione che diventa una “tassa” che impatta in modo più pesante sui ceti più deboli, come è ovvio che sia.
“L’impatto dell’incremento dei costi e dei prezzi nell’ultimo anno è stato forte e ha aumentato le diseguaglianze nel nostro Paese” dice Simone Gamberini, presidente Legacoop, per poi continuare: “L’inflazione colpisce in modo indiscriminato tutti i cittadini, penalizza i più deboli e le politiche monetarie in corso rischiano di aggravare la situazione, aggiunge il presidenti, gli aumenti dei tassi nuovamente messi in atto sono la via opposta a quella ora necessaria nel nostro Paese”.
Nel frattempo dopo i 160 mila sms di luglio l’Inps invierà, a fine agosto, altri 8o mila sms ai nuclei familiari dove non ci sono disabili, minori o anziani, per comunicare la «sospensione» del reddito di cittadinanza.
Viste le reazioni, questa volta la comunicazione dell’Istituto specificherà ai destinatari i possibili percorsi per recuperare il sostegno economico, o con la presa in carico dai comuni, o con l’avvio della formazione nei Centri per l’impiego. E non si esclude che una simile comunicazione di chiarimento possa essere inviata anche ai 160 mila nuclei già sospesi a luglio, nella speranza di calmare le acque, con un popolo italiano sempre più indignato e impoverito.