Il G7 prepara l’ennesimo pacheto di sanzioni contro la Russia

Come se non bastasse il disastroso effetto delle sanzioni e il pressochè nullo impatto delle stesse sullo sviluppo e sulle capacità belliche della Federazione Russa, i paesi occidentali si ostinano a perseguire la fallace strategia sanzionatoria.

La dichiarazione congiunta dei leader del G7 al termine della sessione sull’Ucraina è stata, come prevedibile, la solita litania focalizzata sulla situazione in Ucraina: “Al fine di ridurre le entrate che la Russia ricava dall’esportazione di diamanti, continueremo a collaborare strettamente per limitare il commercio e l’uso dei diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia”.

Allo stesso tempo è stata ribadita la richiesta di “ritirare tutte le truppe russe presenti in Ucraina”, non si sa su quali basi la Russia dovrebbe accoglierla. Ancor più ridicola la richiesa ai paesi terzi “di cessare immediatamente di fornire supporto materiale all’aggressione della Russia”, che ovviamente sarà ignorata dai diretti interessati.

A rendere il G7 ulteriormente focalizzato sul conflitto in corso tra Russia e Ucraina la presenza a sorpresa del Presidente Ucraino Volodimir Zelensky che ha ovviamente plauso all’annuncio del nuovo pacchetto sanzionatori e agli annunci altisonanti di nuovi aiuti militari per il governo di Kiev, sempre più in difficoltà al fronte.

Oltre agli americani tra le gradi potenze occidentali i più ostili alla Russia rimangono come da tradizione i britannici con il loro ministro degli Esteri James Cleverly che ha dichiarato: “Putin e i suoi sostenitori devono, e pagheranno, il prezzo dell’invasione illegale dell’Ucraina. Ecco perché attraverso le nuove sanzioni di oggi stiamo aumentando la pressione economica su Putin, rendendogli più difficile condurre la sua guerra illegale e infliggere indicibili sofferenze a innocenti ucraini”.

Immediata la replica del leader russo Vladimir Putin: nonostante le sanzioni e la “concorrenza sleale” dell’Occidente, la Russia rimane uno dei leader del mercato delle armi e di equipaggiamento militare nel mondo.

Il mercato mondiale dei diamanti “è fluido e ricco di destinazioni alternative”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Lo scontro tra la Russia e le potenze occidentali non si ferma, con scenari ancora incerti in ogni ambito, ma che vedono la Russia al momento prevalere.

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