Lo storico incontro è iniziato con una visita-ispezione al cosmodromo di Vostochny nella regione dell’Amur, in Siberia.
Subito dopo i due capi di stato hanno dato il via ai colloqui di alto livello tra Russia e Corea del Nord, durati complessivamente 4 ore, prima in presenza delle rispettive delegazioni e poi faccia a faccia.
Secondo quanto riportato dalla storica agenzia di stampa statale russa Ria Novosti Kim Jong Un ha dichiarato fermamente che: “la Corea del Nord sarà sempre al fianco della Russia nella lotta contro l’imperialismo e per la costruzione di uno Stato sovrano” aggiungendo inoltre come i Nord Coreani “vogliano sviluppare ulteriormente le relazioni bilaterali con la Russia”.
Durante il pranzo ufficiale tra i leader Kim Jong Un ha poi ribadito ai numerosi media presenti come “con il presidente Putin si sia discusso a fondo della situazione politica internazionale e dell’ ulteriore rafforzamento della cooperazione strategica, per la difesa della sicurezza al fine di creare un ordine affidabile nella nostra regione e in tutto il mondo“.
Il tentativo di “ampliare e sviluppare la cooperazione e l’amicizia” tra Mosca e Pyongyang corrisponde all’ambizione “di creare una nuova stabilità”, ha aggiunto il leader Nord Coreano, assicurando la sua intenzione di “mantenere a lungo termine relazioni stabili” con la Russia.
L’obiettivo resta quello di “incentivare una maggiore cooperazione e ottenere maggiore giustizia a livello internazionale”.
Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovic Putin, intervistato al termine dei colloqui dalla televisione di stato Rossiya 1, ha confermato che ci sono “prospettive” per una cooperazione in campo militare tra i due paesi. “La Russia è un Paese autosufficiente, ma nell’ambito delle attuali regole ci sono delle opportunità a cui prestiamo attenzione e che discutiamo”, ha espresso con convinzione Putin.
Durante il brindisi finale Kim ha reso omaggio “all’eroico esercito russo” e si è detto sicuro che la Russia riporterà “una grande vittoria” in Ucraina in quella che ha definito “una lotta sacra per punire l’accozzaglia del male che vuole l’egemonia e nutre illusioni di espansione”.
Il leader Nord Coreano prima di lasciare la Russia visiterà Komsomolsk, città sul fiume Amur in cui sono presenti diverse fabbriche per produzioni civili e militari e Vladivostok, dove assisterà a un’esibizione della flotta russa del Pacifico.
Secondo gli esperti, sia occidentali che russi, la Nord Corea può fornire milioni di munizioni e pezzi di artiglieria, oltre che a numerosi razzi e missili balistici, fornendo così alla Russia un’enorme massa di fuoco in grado di mettere in ginocchio le ambizioni della Nato in Ucraina una volta per tutte.