L’ import di grano crea una crepa tra Varsavia e Kiev

Anche se il Presidente Ucraino, durante la visita di stato, ha dichiarato che Polonia e Ucraina non avranno presto più confini né geografici, né storici, né politici ad attenderlo a Varsavia ha trovato le proteste dei contadini polacchi.

Zelensky ha incontrato le più alte cariche dello Stato polacco nell’ esatto momento in cui il Ministro dell’ Agricoltura della Polonia si è visto costretto a rassegnare le dimissioni a causa delle crescenti proteste dei produttori agricoli locali che mal tollerano la concorrenza del grano ucraino, molto più economico e abbondante.

A scatenare l’ ira di governo e popolazione è stato il rifiuto da parte della Commissione Europea  della reintroduzione dei dazi doganali sull’ import di grano ucraino, nonostante le richieste di Varsavia e non solo.

Gli agricoltori polacchi manifestano animatamente, arrivando a bloccare con i propri mezzi vie e strade delle principali città, a causa della grande quantità di grano ucraino immessa sul mercato Ue che colpisce fortemente gli introiti dei produttori locali con una concorrenza ritenuta iniqua.

Nonostante ciò Bruxelles rimane sorda alle richieste popolari e non sembra pronta ad una marcia indietro sulla questione almeno fino al 2024, nonostante dall’ inizio del conflitto le esportazioni di grano ucraino siano aumentate di circa 16 volte, un volume obiettivamente mostruoso.

Nonostante ciò l’ esecutivo guidato da Duda resta il più fermo sostenitore, insieme agli stati baltici, alla Gran Bretagna, al Canada e agli Stati Uniti, dell’ Ucraina nel suo impegno bellico contro la Russia.

“Continuiamo a sentire il vostro sostegno. Ancora di più che all’inizio di questa guerra che ha visto cittadine e villaggi di confine aprire le proprie porte agli ucraini. Spero che tra Ucraina e Polonia non ci saranno barriere politiche, geografiche e soprattutto storiche” ha dichiarato infatti Zelensky.

 

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