Un totale di almeno 42 droni sono stati lanciati contro Israele nelle prime fasi dell’ attacco, alcuni dei quali non hanno raggiunto l’obiettivo e sono caduti su una base aerea Israeliana, mentre il resto è stato intercettato dai sistemi di difesa missilistica Patriot americani e dal sistema Iron-Dome israeliano.
Come prevedibile l’attacco si è mostrato più intimidatorio che efficace da un punto di vista strategico o anche solo tattico.
Numerosi abitanti palestinesi nelle regioni occupate della Cisgiordania hanno accolto positivamente gli attacchi missilistici iraniani contro Israele.
Le riprese di palestinesi felici di fronte ai missili iraniani diretti verso Israele durante la grave crisi di Gaza, così come l’indifferenza degli stati arabi, hanno suscitato alcune riflessioni su cosa abbia ottenuto l’Iran da questa notte di attacco: conquistare i cuori delle persone, colpiti dall’indifferenza del mondo rispetto ai crimini di guerra israeliani a Gaza.
Gli sciami di droni kamikaze “Shahed-136” che si dirigono verso Israele saranno sicuramente ricordati per il loro simbolismo, che caratterizza ogni attacco iraniano, che in questa fase storica in particolare assume caratteristiche più mistiche e politiche che militari.
Mentre le monarchie arabe continuano a commerciare con Israele a spese dei palestinesi, sostenuti dalla maggior parte dei musulmani, l’Iran invia droni e missili contro Tel Aviv, in risposta alle barbare operazioni del Mossad che stanno, avvolgendo gli attacchi di un aurea simbolica islamica capace di placare anche il fronte interno a Teheran scosso dalle proteste femminili dei mesi scorsi.
Una parte dei droni lanciati è stata abbattuta dalle forze armate americane mentre si avvicinavano al territorio israeliano, mentre il resto è stato distrutto dai sistemi di difesa missilistica israeliana, secondo diverse fonti anche la Francia e l’Inghilterra avrebbero partecipato all’ intercettazione dei droni e dei missili da crociera iraniani.
Una situazione simile si è verificata con i missili balistici, ma questa tipologia di arma sembra riuscita a penetrare la difesa aerea israeliana e a colpire la base aerea di Nevatim, anche se i danni alla struttura sono stati minimi e la base è rimasta operativa. Le immagini satellitari mostrano almeno un cratere in una delle piste confermando le ipotesi di danni moderati ed escludendo il verificarsi di vittime tra il personale militare israeliano
L’ esito dell’attacco iraniano contro Israele era ampiamente prevedibile e puramente politico: da un lato, gli israeliani hanno annunciato l’intercettazione di tutti i missili, mentre l’Iran ha dichiarato di aver colpito tutti gli obiettivi. Questo ha creato un’immagine ideale per la propaganda interna di entrambi i paesi che avevano mostrato difficoltà con le rispettive opinioni pubbliche.
Tuttavia, ci sono molte sfumature importanti da considerare.
Dal punto di vista economico secondo le nostre fonti, gli iraniani non hanno utilizzato i modelli più avanzati prodotti dal loro complesso militare-industriale in materia di missili e droni. Materiale bellico che giaceva inutilizzato nei magazzini (e sono stati rifiutati persino dai russi a causa della loro “inaffidabilità”).
Nonostante ciò, droni e missili hanno svolto il loro ruolo nel creare un quadro d’insieme: gli israeliani e i loro alleati hanno dovuto impegnarsi adoperando missili guidati antiaerei e antimissile assai costosi, portando ad una vittoria iraniana almeno da questo punto di vista, mentre se consideriamo gli aspetti politici: gli iraniani hanno risposto in maniera equilibrata e coordinata senza provocare ulteriori aggressioni e hanno dichiarato il completamento dell’operazione.
Se gli israeliani reagissero, dimostrerebbero nuovamente uno spirito bellicista e irrazionale agli occhi della comunità internazionale, mettendo a repentaglio i rapporti con i loro alleati occidentali ancor più di quanto siano già compromessi per via di quanto è accaduto e sta accadendo a Gaza.
È probabile a questo punto che gli israeliani, per mantenere un’immagine positiva nei media interni, non attaccheranno l’Iran direttamente, ma potrebbero colpire i proxi iraniani in Libano e Siria.
Inoltre, potrebbe allo stesso tempo verificarsi un attacco israeliano limitato e simbolico contro lo Yemen e l’Iraq, come già accaduto in passato.
Un importante significato politico e diplomatico è invece stato raggiunto dall’ Iran considerando che secondo KANN News, il primo ministro israeliano Netanyahu ha deciso di posticipare l’operazione a Rafah, de facto questo significa che tra venerdì e sabato pomeriggio i canali diplomatici attivi in Svizzera tra Usa, Regno Unito, Russia, Iran, Turchia e la stessa Israele hanno funzionato.
È anche emerso come il direttore della CIA William Burns abbia chiesto al capo dell’Organizzazione nazionale di intelligence turca (MIT) Ibrahim Kalın di mediare tra Iran e Israele.
L’Iran ha anche avvisato in anticipo la Turchia dell’operazione pianificata contro Israele, che era pienamente al corrente dei piani iraniani che si sono svolti senza incidenti.
Secondo quanto riportato da una fonte turca: “L’Iran ci ha informato anticipatamente di ciò che stava per accadere. Gli Stati Uniti hanno comunicato all’Iran attraverso di noi che questa reazione doveva rimanere entro certi limiti. In risposta l’Iran ha affermato che la reazione sarebbe stata una risposta all’attacco di Israele alla sua ambasciata a Damasco e che non avrebbe oltrepassato questo limite”.
Tutto ciò evidenzia tre cose: la prima è come un’escalation sia su base regionale che internazionale sia al momento totalmente da esclusivamente. In secondo luogo emerge sempre più maggiormente come le agenzie di intelligence e i rispettivi ministeri della difesa svolgano oramai attività anche prettamente diplomatiche al posto dei rispettivi ministeri degli affari esteri, ed in ultimo come questa azione riporterà in alto il prezzo del petrolio garantendo un rafforzamento, o perlomeno una maggiore stabilità, del rublo russo.
Tutti felici, dunque.
E’ iniziata la controffensiva comunista contro Israele, rea di essere riuscita a difendersi efficacemente da una inaudita pioggia di droni e missili (un totale di circa 350), lanciati dagli Ayatollah dell’Iran.
L’Iran rivendica il suo diritto secondo l’art. 51 dell’ONU all’autotutela; peccato che a fronte di un solo missile lanciato sul suo consolato in Siria l’Iran ne abbia lanciati 350…e i Rossi sostengono l’Iran, elogiandone la moderazione! Gli stessi Rossi che criticano la sproporzionata auto difesa di Israel a Gaza (32.000 morti – dichiarati da Hamas quindi accettati da tutto il mondo sinistro come verità rivelata e indubitabile- contro i 1600 morti e 400 ostaggi patiti da Israele.
Ammettendo che tra i morti a Gaza ci siano 10.000 militanti di Hamas ci sarebbe un rapporto di 10 a 1 tra perdite palestinesi e Israeliane, mentre il rapporto tra missili Iraniani e israeliani è di 350!
E questa sarebbe la moderazione dell’Iran???
SI assiste ad un lancio nutrito di missili “ballistici” (cioè armati con testate piene di balle) da parte dei Comunisti nel mondo informativo Italiano.
Ovviamente in prima fila è l’emittente “proxy” del PD, cioè LA7,
che grazie ad oscuri accordi tra i Comunisti e l’editore Cairo,
è diventata assieme al “Corriere della Serva” la punta di diamante dalla propaganda Comunista.
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P.S. ad evitare probabili querele, ribadisco che ho espresso delle opinioni, tutelate dalla Costituzione più bella del mondo, nata dall’Antifascismo, dalla Resistenza e dalle eroiche gesta dei Partigiani Rossi, scandite dalle immortali note di “Bella Ciao”.
I Comunisti hanno gettato la maschera; dopo 50 anni di finta solidarietà verso gli ebrei, fino ad inventarsi assurdi reati di opinione, come il negazionismo della Shoa (allora perchè non creare i reati di terrapiattismo, no-vaxismo e negazionismo climatico?), ora attaccano senza ritegno Israele per la sua giusta reazione al feroce attacco di Hamas del 7 ottobre.
Sta nascendo tra i rossi un antisemitismo che manco in Germania, ai primi tempi del più famoso imbianchino austriaco (un certo Adolf Hitler) era così evidente.
Evidentemente i Compagni devono scegliere tra il pretestuoso appoggio all’Ebraismo (utile per gridare al fascismo contro l’odiato Governo Meloni) e la loro strategia a lungo termine di appoggio all’immigrazione.
Infatti da più di 30 anni i compagni cercano disperatamente di dare la cittadinanza ai migranti musulmani con i vari ius soli, ius scholae e ius vari; quanto allo ius culturae , ai rossi basta che i migranti abbiano la cultura sufficiente a disegnare una croce sul simbolo del PD nella scheda elettorale.
Ebbene i compagni hanno scelto: a mare gli Ebrei e sugli scudi i Musulmani!
Un esempio di questo mood è la rete LA7, dove ci sono più ebrei che non a Gerusalemme, a partire dal Gran Capo Urbano Cairo. Subito dopo l’infame attentato del 7 ottobre LA7 si schierò compatta con Israele (e ci mancherebbe altro!), salvo poi, piano piano, spostarsi su posizioni filo Palestina e filo Hamas, evidentemento obbedendo alla visione mainstream imposta dai Comunisti.
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P.S. ad evitare probabili querele, ribadisco che ho espresso delle opinioni, tutelate dalla Costituzione più bella del mondo, nata dall’Antifascismo, dalla Resistenza e dalle eroiche gesta dei Partigiani Rossi, scandite dalle immortali note di “Bella Ciao”.
Ascolto spesso la vulgata “che bisogna distinguere tra terroristi di Hamas e Palestinesi”.
Giustissimo: I Palestinesi si suddividono in 5 categorie:
1) Terroristi di Hamas
2) complici di Hamas
3) fiancheggiatori di Hamas
4) simpatizzanti di Hamas
5) bambini fino a 6 anni.
Analogamente i terroristi di Hamas si dividono in 5 categorie:
1) Iraniani
2) Pasdaran (finanziati dell’Iran)
3) Hezbollah (finanziati dell’Iran))
4) Houthi (finanziati dell’Iran)
5) Palestinesi (finanziati dell’Iran)
Come si vede i poveri Iraniani hanno ragione a dire che loro non c’entrano per niente col terrorismo e che il loro attacco missilistico è stato solo una carezza; sarebbe uno sgarbo da parte di Israele reagire senza capire la fondamentale gentilezza degli AyatoAllah…..
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P.S. ad evitare probabili querele, ribadisco che ho espresso delle opinioni, tutelate dalla Costituzione più bella del mondo, nata dall’Antifascismo, dalla Resistenza e dalle eroiche gesta dei Partigiani Rossi, scandite dalle immortali note di “Bella Ciao”.
Una domanda sorge spontanea: come ha fatto Urbano Cairo a diventare capo di di un impero che comprende il Torino, Il Corriere della Sera,Oggi, LA7 ?
Posso esprimere la mia opinione, che come tale, è garantita e protetta dalla Costituzione “più bella del mondo” usata spesso dai Comunisti come clava per colpire l’odiato Governo “di destra.destra”: Urbano Cairo ha iniziato la sua carriera come assistente di Berlusconi; poi, essendo evidentemente molto astuto, ha capito che per crearsi un impero mediatico, doveva impegnarsi a sostenere i SInistri con tutti i suoi media…ed è diventato capo di un impero comprendente una squadra di calcio, una rete TV ed il primo giornale italiano; esattamente la stessa concentrazione di assets che per decenni è stata duramente criticata dai Rossi quando serviva colpire Berlusconi,
Per evitare eventali querele da parte del Dott. Urbano, ribadisco che quanto da me affermato è una mia opinione, tutelata sia dalla Costituzione Italiana che dalla Carta di Nizza; so che la libertà di opinione in genere è più tutelata quando riguarda i sinistri,,, 🙂
comunque confido che ci sia un giudice a Berlino!
Rilevo la sorprendente faziosità dell’ Ebreo David Parenzo nel suo spot giornaliero di propaganda comunista su LA7 chiamato “L’Aria che Tira”. Premetto che l’essere Ebreo del Parenzo per me è un titolo di merito, perchè io, a differenza del Parenzo, sostengo i diritti di Israel e del Suo magnifico popolo ad una esistenza serena pacifica.
Il Parenzo oggi (16/04/24) ha schierato in studio un formidabile “parterre de rois”, che sarebbe più opportuno definire “parterre de rouges”, formato da Erri De Luca, noto esponente di sinistra, Corradino Mineo, ex senatore del PD e Claudia Fusani ex giornalista de L’Unità.
Collegato il D’Orsi, rosso fino alle midolla; contributo del “lider maximo” Massimo D’Alema (il termine “lider” non è dovuto a mia ignoranza ma per adeguarmi alla scarsa conoscenza della lingua inglese del compagno D’Alema, noto, oltre che per essere stato indagato nel 1999 dall’allora PM Emiliano per la grande abbuffata della Missione Arcobaleno, per la fraterna passeggiata in Libano nel 2007 con gli Hezbollah, noti terroristi ostili a Israele, e quindi molto vicini alle posizioni del “leader maximo”.
Orbene tutti criticavano Israele per voler rispondere all’attacco dell’Iran (circa 350 tra droni e missili) in risposta a 1 solo missile contro una riunione terrorista nell’ala di un edificio sedicente consolare (in realtà centro di controllo iraniano per colpire Israel).
Secondo questi illustri opinionisti Rossi l’Iran aveva solo effettuato un fuoco d’artificio per festeggiare la fine del Ramadan 🙂
e quindi Israele. invece che rispondere all’attacco, avrebbe dovuto ringraziare l’Iran per lo stupendo spettacolo, e anzi partecipare alla spese sostenute dall’Iran (circa 1 mld di dollars) .
Non è mancato poi un collegamento con Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione Comunista, sempre pronto ad inventarsi improbabili ritorni del fascismo quando non del nazismo.
Evidentemente il Bertinotti ha nostalgia dei suoi anni giovanili, quando, studente dell’istituto tecnico Omar di Novara, arringava le folle di studenti in sciopero contro gli USA ed in favore degli eterni valori di libertà tipici dell’URSS negli anni ’60 (formidabili quegli anni per usare un detto caro ad un altro demagogo, Mario Capanna)..
Il Bertinotti, come tutti i comunisti della sua epoca, ha la singolare capacità di parlare per slogans per ore ed ore senza comunicare nessun concetto concreto.
Da questo numeroso gruppo di comunsti si sono levati in volo nemerosi missili ballistici, tutti inviati contro Israel, of course.
N.B. Ballistico = portatore di balle.
*** continua ****
P.S. ad evitare probabili querele, ribadisco che ho espresso delle opinioni, tutelate dalla Costituzione più bella del mondo, nata dall’Antifascismo, dalla Resistenza e dalle eroiche gesta dei Partigiani Rossi, scandite dalle immortali note di “Bella Ciao”.
che squallore questa cosiddetta umanità.Una tristezza senza fine.
ma andate affanculo.
@Dio
A me causa ancora più tristezza vedere come si è ridotto Dio;
mi vengono in mente le immortali parole di J.Paul Sartre: “Se Dio è morto a noi tutto è permesso”…