Neanche l’Onu ferma Israele in Medio Oriente

Nonostante la risoluzione, giuridicamente vincolante, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Israele continua impunemente il massacro di Gaza.

In seguito a sei mesi di conflitto, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso per la prima volta un voto favorevole per l’istituzione di una tregua immediata nella regione di Gaza. Tale decisione è stata resa possibile grazie all’astensione degli Stati Uniti durante la votazione.

L’assenza di un veto statunitense ha suscitato la reazione di Israele, che ha interpretato l’azione come un regresso da parte dell’amministrazione Biden. La risoluzione è stata oggetto di critica da parte di Israele per non aver menzionato Hamas e per non aver contribuito al rilascio degli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza.

Il portavoce della Casa Bianca  Kirby ha chiarito che l’astensione non rappresenta un cambiamento nella politica statunitense. Gli Stati Uniti hanno costantemente sostenuto che qualsiasi cessate il fuoco dovesse essere condizionato alla liberazione degli ostaggi. Inoltre, ha espresso delusione per la decisione di Israele di annullare l’invio della propria delegazione a Washington. L’efficacia della risoluzione e le sue conseguenze sulla potenziale operazione a Rafah, considerata un errore dagli Stati Uniti e dalla comunità internazionale, rimangono da valutare.

Il Ministro del Gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha espresso disapprovazione per la scelta di Netanyahu di non inviare la delegazione, suggerendo che lo stesso Primo Ministro dovesse recarsi da Biden. Ha inoltre affermato che la risoluzione non avrebbe alcun impatto pratico su Israele. Nel frattempo, il Ministro Gideon Saar ha annunciato le proprie dimissioni, esprimendo frustrazione per non aver potuto influenzare la gestione del conflitto.

La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che richiede un cessate il fuoco immediato a Gaza è stata accolta come un progresso, ma giudicata insufficiente dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. Secondo quanto riportato dall’agenzia Mehr, Kanani ha sottolineato l’importanza di adottare misure concrete per l’attuazione della risoluzione e per porre fine agli attacchi da parte di Israele. Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di revocare il blocco su Gaza, riaprire i passaggi per consentire l’invio di aiuti umanitari e fornire supporto finanziario per la ricostruzione.

Kanani ha espresso l’aspettativa che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite responsabilizzi Israele per i crimini commessi contro i rifugiati palestinesi negli ultimi sei mesi e per eventuali violazioni future della risoluzione.

Commentare
  • avvocato alessandro ballicu

    israele ormai è un paese nazista e razzista, si comporta come tale, con il pieno appoggio in denaro e armi da parte di usa e ue, compie da sempre il genocidio del popolo palestinese, viola continuamente le leggi internazionali e quelle di guerra, viola da sempre le risoluzioni dell’onu che giustamente prevedevano la creazione di uno stato palestinese

  • Genoveffa

    La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU richiede un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi
    detenuti illegalmente da Hamas.
    Per cui: no rilascio ostaggi —-> no tregua…..
    Date le notizie complete please…..

  • Genoveffa

    @Ballicu
    SIg. Ballicu, il suo cognome (cognomen omen) è un indizio della sua attitudine a raccontare balle…

  • fratellidamerica

    è SEVERAMENTE VIETATO CRITICARE ISRAELE E L’AMERICA

Aggiungi commento
Leggi anche