Erano le 11 e 40 ora locale, le 9 e 40 in Italia, quando un commando composto da due persone ieri ha fatto irruzione nella Chiesa Cattolica di Santa Maria Draperis situata nel distretto di Sariyer, a Istanbul.
I due terroristi hanno sparato in aerea mettendo in fuga i fedeli che assistevano alla tradizionale funzione domenicale, un uomo è corso correndo nella direzione da chi provenivano gli spari ed è stato raggiunto dal fuoco delle armi automatiche rimanendo ucciso.
L’ attacco è stato rivendicato dall’ Isis che non colpiva all’interno del territorio Turco dal 2017. La Chiesa Cattolica è molto frequentata dalla comunità cattolica ed Europea che vive in Turchia e dal personale diplomatico europeo che presta servizio ad Istanbul. Anche l’ ambasciatore polacco con la sua famiglia era presente alla funzione religiosa.
Papà Francesco nel corso dell’ Angelus domenicale ha affermato in Piazza San Pietro di “Esprimere vicinanza alla comunità della chiesa Santa Maria Draperis a Istanbul che durante la messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto”.
Anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Ministero degli Esteri Antonio Tajani hanno espresso una forte condanna del gesto e sentimenti di cordoglio per quanto avvenuto.
La polizia turca ha immediatamente provveduto ad arrestare i due attentatori che sarebbero di nazionalità turca e russa, oltre a loro i raid della Polizia Antiterrorismo hanno portato all’arresto di altre 47 persone legate a vario titolo all’attentato.
La politica turca e diversi ministri si sono recati sul luogo della sparatoria ed hanno espresso una forte condanna per quanto avvenuto.
La comunità cristiana di Istanbul ha parlato però di una cerca quantità di “discriminazione religiosa” presente allo stato attuale in Turchia.
Secondo SkyTg 24 le modalità dell’attentato fanno più pensare ad un esecuzione mirata che ad un vero e proprio attentato, al contrario TGCom 24 parla di come la vittima fosse un senzatetto con problemi mentali che aveva trovato aiuto e conforto nella chiesa.
L’identità della vittima però non è stata ancora determinata con certezza e rivelata alle agenzie di stampa e secondo quanto riportato dai media italiani la Turchia starebbe cercando di limitare la diffusione di notizie in merito all’attentato.