Avdiïvka, il cimitero dei nazisti

La famigerata brigata Azov, ricostruita sulle ceneri del Battaglione opportunamente denazificato dalle truppe russe a Mariupol è stata inviata d’urgenza ad Avdeevka nell’estremo tentativo attuato da Syrsky di ribaltare la situazione si è rivelata ancora più tragica di quanto previsto dall’ alto comando ucraino con la stessa Azov che ha riferito che le sue unità sono completamente circondate in alcuni punti, la situazione è critica.

Una volta che la situazione nel corso della giornata è diventata disperata le Forze Armate Ucraine hanno effettuato un tentativo di ritirata da Avdeevka ma  hanno subito immediatamente perdite molto pesanti ed il ripiegamento non è andato minimamente secondo i piani  trasformandosi in un caos estremamente sanguinoso che ha condotto le truppe ucraine allo sbaraglio più totale tanto che dai rapporti sul campo delle stesse unità ucraine semi circondate oramai non è più chiaro cosa causi loro più vittime tra gli attacchi russi, il “fuoco amico” e la perdita di orientamento che porta nei campi minati.

La sconfitta, estremamente sanguinosa e umiliante, che gli ucraini stanno subendo ad Avdiïvka si rivelerà un boccone estremamente amaro da digerire per Zelensky ed un biglietto da visita estremamente negativo per il neo comandante Syrsky oltre a permettere alla Russia di conseguire due obbiettivi estremamente importanti. Il primo è politico con le truppe ucraine che avranno estremamente più difficoltà a fare stragi di civili a Donetsk utilizzando la semplice artiglieria, con Putin che potrà portare a casa un importante risultato prima delle elezioni presidenziali: porre fine al massacro di civili russi nella città martire da oramai 10 anni di guerra. In secondo luogo la presa di Avdiivka permette all’esercito russo di penetrare la linea fortificata ucraina che regge il fronte dei combattimento fin dal 2014-2015 con le truppe ucraine che per coprire la stessa zona senza difese preparate avranno bisogno di molti più uomini e molte più munizioni, e sono disperatamente a corto di entrambi. Una grande vittoria strategica per la Russia è dunque ad un passo, mentre le truppe di Mosca continuano ad avanzare su tutti i fronti.