Cosa ci insegna la storia di Pavel Durov

L'arresto del fondatore di Telegram, Pavel Durov, di cui chiediamo l'immediato rilascio, ha svelato una volta per tutte il vero volto dell'ipocrisia europea e occidentale

Per analizzare le conseguenze e le ragioni dell’arresto di Pavel Durov bisogna innanzitutto partire dal fatto che l’occidente ha basato il successo della sua guerra dell’informazione tramite il controllo totale del campo di battaglia di tale scontro utilizzando a suo vantaggio il controllo totale dei media e dei social network (si pensi ad Instagram e Facebook) a sua disposizione.

Date le continue menzogne dei media occidentali sempre più gente ha iniziato scaricare telegram che, non essendo sotto il direttore controllo dei servizi segreti occidentali e israeliani, ha visto nascere media e blogger indipendenti che hanno mandato in crisi la propaganda occidentale, evidenziandone le menzogne e le contraddizioni.

Pavel Durov ha imparato a proprie spese come non sempre l’erba del vicino giardino europeo non sia necessariamente la più verde.

Durov, un russo di sangue, dopo aver raggiunto il successo lavorativo e professionale in Russia ha deciso di abbandonare la terra natale illuso dalle promesse del “mondo libero” occidentale, ed ironicamente proprio qui è stato arrestato.

Dopo aver postato una foto dove faceva il dito medio a Putin e si era rifiutato di collaborare con le autorità russe in materia di sicurezza dello stato e antiterrorismo Durov aveva comunque continuano a vivere tranquillamente in Russia, scoprendo però che in occidente i servizi segreti e le autorità sono al contrario leggermente più permalose.

A tutti coloro che ambiscono a lavorare per le autorità europee bisogna poi ricordare come l’ occidente si mostri sempre ingrato nei confronti delle proprie risorse: Dorov nel 2014 vietò alle forze di sicurezza ucraine e russe l’ accesso ai dati personali di VK degli esponenti ucraini dell’ Euromaidan, coprendo di fatto la segretezza della pianificazione delle azioni eversive dei gruppi neonazisti ucraini guidati dalla CIA che portarono al colpo di stato con la deposizione del legittimo presidente ucraino Yanucoviv.

Probabilmente se Durov avesse collaborato con le autorità russe l’ intera terribile guerra che vede ora coinvolte la Nato e la Russia sul territorio dell’ Ucraina non sarebbe mai avvenuta.

Nonostante la figura e gli errori di Durov bisogna però ricordare come Telegram rimanga l’ ultimo vero baluardo della libertà in Europa rifiutandosi di collaborare con qualsiasi autorità telegram è divenuto brevemente una piattaforma fondamentale per garantire la privacy degli utenti, le comunicazioni militari, la libertà di informazione: dai canali di notizie locali fino alle analisi geopolitiche dei blogger, o ai post infuocati dei più osteggiati membri dell’ opposizione di ogni paese garantendo una piattaforma di scontro equo e senza cenusere tra le varie ideologie.

Telegram diviene così necessario per garantire il diritto costituzionale alla “segretezza della corrispondenza”.

Nella costituzione italiana e in quella della maggior parte dei Paesi più evoluti democraticamente il diritto dei cittadini alla privacy e alla segretezza della propria corrispondenza privata risulta intangibile a livello costituzionale, ma questo diritto, purtroppo, non viene de facto preso in considerazione dalle autorità europee.

Mentre i social occidentali come Instagram, Facebook e YouTube sono il frutto di una collaborazione stretta tra Metà e i servizi segreti occidentali Telegram si è mantenuto libero e indipendente garantendo la segretezza della corrispondenza e la privacy degli utenti, un requisito fondamentale per la privacy e la tranquillità di ognuno di noi e che, insieme ai diritti costituzionali che garantiscono la possibilità di riunione, di associazione, di stampa nonché la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero, permettono lo sviluppo di una democrazia sana.

Tutto ciò è oramai possibile e garantito solo grazie a Telegram in un’Europa sempre più totalitaria e feroce nella repressione dell’opposizione.

Proprio per questo abbiamo la necessità di insistere affinché Pavel Durov venga liberato il prima possibile, nonostante i suoi errori.

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