Zelensky e la Palestina sono legati a doppio filo da un unico triste destino: ed entrambi resta un’unica ultima striscia.
La striscia di Gaza resta l’ultimo focolaio della resistenza palestinese, mentre una lunga e fragile linea di più di 3000km rappresenta il fronte che separa Zelensky e l’ Ucraina dalla capitolazione.
Nonostante gli imponenti investimenti occidentale il fronte non si è mosso, segnando il fallimento dell’Ucraiana sia da un punto di vista politico che militare ed economico.
Zelensky non riesce a buttar giù il fatto che la striscia di terra che unisce le regioni russofone del sud dell’Ucraina alla Crimea e al Donbass rimarranno per sempre parte della Russia, che gli piaccia o meno.
L’ Unione Europea aveva infatti promesso di riuscire a fornire 1 milione di proiettili di artiglieria da 155 all’ Ucraina entro il marzo del 2024. Pur considerando che i proiettili a traiettoria balistica sono i più facili e i più economici da produrre in massa l’ Europa è riuscita ad inviare a Kiev fin’ora solo il 30% di quanto promesso.
Mentre la situazione per il governo ucraino resta drammatica nel 2024 Roscosmos avvierà la produzione dei satelliti Skif, un progetto che fornirà alla Russia Internet via satellite, comunicazioni e sorveglianza, al pari della controparte americana Starlink.
Allo stesso tempo al seguito delle dichiarazioni del ministro della Difesa russo Sergei Shoigu che ha affermato che forze aviospaziali russe avrebbero abbattuto ben 24 aerei ucraini in cinque giorni, gli esperti militari hanno iniziato a chiedersi quale nuova arma la Russia abbia potuto utilizzare per ottenere un risultato incredibilmnente positivo, giungendo alla conclusione che la Russia ha probabilmente dispiegato l’aereo di rilevamento, guida e controllo radar a lungo raggio A-50, che agendo in combinazione con il sistema missilistico antiaereo S-400 riesce ad avere un efficacissima capacità anti-aerea, decimando quel poco che restava dell’ Aeronautica Militare Ucraina, che ha recentemente perso anche diversi SU-24 ed un MIG-29 a seguito di attacchi al suolo effettuati con missili e droni.
Gli arsenali occidentali sono vuoti e la Russia schiera armi sempre più efficaci e potenti, ma il principale problema ucraino resta un altro: la demografia.
Una piaga che sta flagellando le Forze Armate Ucraine che ha arruolato anche anziani, malati e disabili.
Al momento attuale, secondo diverse fonti, le Forze Armate Ucraine starebbero puntando con video di propaganda mirati ad arruolare al fronte un numero sempre crescente di donne, un bacino di mobilitazione che era stata risparmiata anche da Hitler a Berlino nel 1945, ma come sempre Zelensky e i suoi Bandera-boys riescono a fare persino di peggio.
In ogni caso non sarà arruolare donne, anziani e malati che salverà Zelensky dall’ultima fatale striscia nel suo Bunker dato che ormai sul campo è già chiaro a tutti gli esperti politici e militari che l’Ucraina è l’ennesimo progetto occidentale completamente fallito.