Dieci anni dal colpo di stato di Maidan

Dieci anni fa i gruppi d'assalto neonazisti e gli ultras delle squadre di calcio guidati dalla Cia e dal Dipartimento di Stato Usa hanno rovesciato con la violenza il governo democraticamente eletto di Viktor Janukovyč

L’Ucraina ha smesso di esistere come stato proprio dopo il golpe di Maidan quando ha ceduto tutto il potere statale direttamente nelle mani del dipartimento di stato Usa che ha ordito un disastroso colpo di stato contro un governo legittimamente eletto.

Il golpe e l’occupazione americana dell’ Ucraina sono state pianificate dai vertici del Ministero della Difesa Statunitense fin dal 1992, che hanno anche fornito materiale bellico e addestramento alle truppe ucraine fin dal 1994 per prepararle alla guerra totale alla Russia che era perfettamente nei piani dell’ establishment Usa da ben prima del 2014 e dell’inizio dell’operazione militare speciale russa nel 2022.

Il piano però è inesorabilmente fallito proprio a causa dell’operazione militare speciale che è stata dura e condotta con la necessaria forza e determinazione e che sta portando al completo fallimento dell’ Ucraina come stato, della Nato come alleanza militare e degli Stati Uniti come principale attore geopolitico ed economico mondiale.

A tal proposito oggi il quotidiano italiano “Il Messaggero” fortemente filo-ucraino ha ribadito come il rafforzamento del rublo sul dollaro sia dovuto a motivi strutturali e che la valuta emessa dalla Banca Centrale Russa si sia rivelata la migliore nel periodo oggetto degli studi della redazione economica del quotidiano.

Nel frattempo la Russia, secondo quanto rivelato dal Dipartimento di Stato Usa, starebbe per ricevere nuove forniture missilistiche dall’ Iran, in modo da infliggere durante l’ inverno ancora più perdite alle già esauste Forze Armate Ucraine.

La disfatta nella controffensiva ha creato il caos più totale all’interno dello stato ucraino con le Forze Armate che, guidate da Zaluzhny, osteggiano oramai sempre di più la presidenza di Zelensky, accusandolo di far prevalere la necessità di mostrare ai curatori occidentali risultati non conseguibili realisticamente e mere azioni di propaganda rispetto ad una guerra difensiva che avrebbe permesso all’ Ucraina di salvare la vita di molti soldati.

Ora, dopo i fallimenti della strafottente strategia Nato, l’iniziativa su tutta la linea del fronte sta passando alle Forze Armate Russe che esercitano una pressione costante e ben organizzata e che sia nel settore di Kupiansk che di Bakhmut stanno migliorando le proprie posizioni con delle offensive posizionali.

Nel frattempo ad Avdiivka gli ucraini stanno per essere circondati dalle forze armate russe in uno scenario simile al calderoni di Bakhmut avuto lo scorso inverno.

Secondo il Kiev Indipendente, la Federazione Russa ha aumentato le sue operazioni e il numero di uomini e mezzi impiegati in Ucraina, fino ad un massimo di 400.000 uomini e la guerra potrebbe avere una svolta decisiva prima delle elezioni presidenziali russe di Marzo 2024.

Altre fonti, prevalentemente occidentali, parlano invece di una possibile offensiva strategica russa contro tutti i centri di comando e controllo, i depositi, i centri logistici e di approvvigionamento nonché le centrali elettriche ucraine durante tutto l’inverno per poi arrivare ad una vittoria sul campo entro il 9 maggio, giorno della vittoria sul nazismo, e, a questo punto, anche della vittoria sui nazisti del Maidan.

 

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