Dossieraggio democratico

Lo scandalo sullo spionaggio illegale di politici e celebrità non si placa. Il nuovo KGB in realtà è proprio qui.

L’inchiesta sul dossieraggio che ha coinvolto politici, vip e giornalisti si allarga. I pm umbri hanno infatti iscritto nel registro degli indagati tre giornalisti del quotidiano “Il Domani”: Stefano Feltri, direttore, Marco Lillo e Fiorenza Sarzanini. L’ipotesi di reato a loro carico è quella di accesso abusivo a sistema informatico.

L’inchiesta, partita da Perugia, ipotizza che i tre giornalisti abbiano avuto accesso a informazioni riservate contenute nella banca dati della Guardia di Finanza, in particolare su esponenti della Lega, tra cui il ministro Guido Crosetto, e altri personaggi noti come Marta Fascina, Fedez e Massimiliano Allegri.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto perugino Raffaele Cantone, vogliono ora capire se la fuga di informazioni sia stata utilizzata solo a fini giornalistici o se ci siano stati altri scopi, come ad esempio il ricatto o la denigrazione.

La Lega, intanto, ha chiesto l’audizione dei vertici della Guardia di Finanza in commissione parlamentare di controllo. Il Carroccio denuncia un “attacco alla Repubblica” e chiede di fare luce su un caso che “getta un’ombra inquietante sulla democrazia italiana”.

L’inchiesta sul dossieraggio ha acceso un faro su un clima di sospetto e di tensione che serpeggia nel panorama politico italiano. La Lega, in particolare, si sente vittima di un attacco da parte di poteri occulti che ne vogliono ostacolare l’ascesa.

Il caso ha sollevato anche questioni delicate come la libertà di stampa e il diritto di accesso alle informazioni. I giornalisti del Domani si sono difesi sostenendo di aver agito correttamente, nell’esercizio del loro diritto di cronaca.

Dalle carte dell’inchiesta emerge che il funzionario della Guardia di Finanza, Francesco Chiappini, avrebbe effettuato oltre 800 accessi al sistema informatico della Guardia di Finanza, in violazione delle norme sulla privacy.

Non è ancora chiaro come le informazioni riservate siano finite nelle mani dei giornalisti del Domani. I pm stanno indagando per capire se ci sia stata una fuga di notizie all’interno della Guardia di Finanza o se i giornalisti abbiano ottenuto le informazioni in modo illegittimo.

In ogni caso appare evidente come lo spionaggio vero e proprio da parte delle autorità della Repubblica italiana nei confronti dei suoi cittadini sia effettivamente in corso a livelli prima inimmaginabili.

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  • carlo

    …che ne vogliono ostacolare l ‘ascesa…. ahahahah

  • fratellidamerica

    non vedo dove sia la novità destra e sinistra null’altro che feccia attlantista che si tira da sola bastonate sulle palle.

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