Il Governo potrebbe sottrare fondi alle opere pubbliche per destinarli alle imprese private

Se confermate le parole del Ministro per gli Affari Europei, rivelate dal quotidiano "La Stampa", sarebbero la dimostrazione definitiva di come l'Italia stia sprofondando nell'oligarchia.

“Addio alle grandi opere, non sono fattibili”, la sintesi di quanto riportato da “La Stampa” nell’articolo di oggi. Secondo la loro ricostruzione il Ministro Fitto vorrebbe rinunciare ai fondi stanziati per la costruzione e il ripristino delle infrastrutture pubbliche per destinarli totalmente alle imprese private. La ricostruzione non scende troppo nel dettaglio e bisogna tener conto del posizionamento politico de “La Stampa”, che rimane lapalissianamente un quotidiano fortemente ostile al governo di Giorgia Meloni. Nel frattempo è subito arrivata la smentita del diretto interessato: “Nell’articolo apparso oggi sul quotidiano La Stampa, relativo al mio intervento ieri al Festival della giustizia penale a Modena, vengono riportate frasi e sintesi che io non ho pronunciato. A partire dal titolo, che fa riferimento all’inutilità dei fondi alle infrastrutture e allo smantellamento del Pnrr”.  E’ intervenuto nel merito anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “”Nessuna rinuncia a nessun progetto a meno che non ci siano evidenti sfasature in termini tmeporale” ma “l’obiettivo e’ di spendere fino all’ultimo centesimo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo in videocollegamento alla decima edizione del Forum dello Shipping organizzato da Il Secolo XIX. “L’obiettivo – ha spiegato Salvini – e’ di spendere tutti i fondi del Pnrr, soprattuto quelli delle infrastrutture, e non e’ in agenda la restituzione di fondi o la mancata spesa, al massimo si possono rimodulare alcune voci ma l’obiettivo e’ di mettere a terra tutti i 40 miliardi”.

Anche il Ministro per il Made in Italy Adolfo Urso ha confermato che tutti i fondi saranno correttamente utilizzati.

E’ probabile che le dichiarazioni di Fitto possano essere state distorte, ma le difficolta incontrate dal governo nei confronti del PNRR appaiono comunque evidenti.

 

 

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