Una sinistra liberale che ha oramai in mano da anni la scuola, la cultura e le università in Italia e che con il pressoché totale monopolio dei media mainstream cerca di veicolare l’idea che Ilaria Salis sia una sorta di moderna partigiana, un’ eroina vittima di un regime crudele e fascista come quello di Orban che la detiene in circostanze disumane.
Nulla di più sbagliato: la Salis non è né una ragazza innocente né un’attivista né una rivoluzionaria, la nostra concittadina fa parte del movimento tedesco di estrema sinistra “Hammerbande” letteralmente la banda dei martelli, specializzata in efferati attacchi a simpatizzati di politici di destra a colpi di manganello e martello.
Esattamente l’accusa rivolta a Salis dopo essere stata arrestata in flagranza di reato con ancora un manganello in tasca dopo aver aggredito assieme a dei complici di nazionalità tedesca due ragazzi di estrema destra, colpendoli alle spalle con inaudita violenza e lasciandoli quasi in fin di vita.
Un’ aggressione squadrista degna del periodo nazi-fascista che di lodevole ha ben poco.
La banda è nata a Lipsia ed oltre alle aggressioni si è macchiata anche di altre efferatezze come attentati esplosivi alle case di politici e simpatizzanti di partiti di destra, ed incendi ad auto e proprietà di personaggi pubblici o semplici cittadino da loro ritenuti ostili.
Quanto avvenuto a Budapest non è un caso isolato ma un vero e proprio modus operandi criminale che vede questi miliziani aggredire singolarmente i militanti presenti alle manifestazioni di destra alle spalle non appena si allontanano dal gruppo principale del corteo per andare al bancomat o al bagno.
Il fatto che ora una persona del genere sia una maestra ed insegni a dei bambini dovrebbe fare rizzare davvero le orecchie su a chi affidiamo i nostri figli in una scuola pubblica oramai nelle mani della sinistra liberale.
Quanto a Ilaria Salis, nonostante i tentativi della stampa, va ricordata per quello che è: una criminale che deve restare in galera.
LA RIVOLUZIONARIA CHE SI LAGNA DI COME VIENE TRATTATA, GLI MANCA LA VITA COMODA DEI CENTRI SOCIALI,LE CANNE SOPRATTUTTO LA MASTERCARD DEL SUO PAPà