Il presidente russo Vladimir Putin è un «obiettivo primario» per i servizi segreti ucraini: lo ha detto il vice capo della Direzione principale dei servizi di Kiev, Vadym Skibitsky, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt. «La nostra priorità è distruggere il comandante dell’unità che ha ordinato ai suoi uomini di attaccare l’Ucraina», ha detto Skibitsky, precisando che l’obiettivo principale del suo dipartimento è «Putin, perché coordina e decide cosa succede». Skibitsky ha inoltre minacciato di distruggere il porto di Mariupol, definendolo uno dei punti logistici critici delle forze di Mosca. Appare ormai chiaro comeIl Governo ucraino, conscio del supporto occidentale oramai pronto ad arrivare ad assecondare qualsiasi loro richiesta per motivi politici, geopolitici ed ideologici, non temono più alcuna sorta di excaletion, arrivando addirittura a dichiarare apertamente la strategia dell’ “omicidio illustre” , ad ammettere la responsabilità negli attacchi terroristici e di sabotaggio in Russia ed infine, ad attaccare con mezzi ed armi occidentali il territorio internazionalmente riconosciuto come russo, utilizzando, tra l’altro, una formazione neonazista che si rifà ai russi collaborarono con Hitler durante la seconda guerra mondiale. Ora il loro obiettivo più ambizioso sarebbe quello di uccidere Prigozin, il capo della PMC Wagner, secondo quanto dichiarato dagli stessi Ucraini sul media tedesco Die Welt. Nel frattempo la Russia non resta a guardare le mosse sempre più ostili dell’Ucraina e dell’Occidente e ha spostato parte del suo arsenale di armi nucleari non tattiche in Bielorussia.