Il ministero della Difesa Russo ha reso noto che i “nazionalisti” che si erano infiltrati dall’Ucraina nella regione russa di Belgorod sono stati “bloccati e sconfitti” con “più di 70 terroristi che sono stati eliminati”. La parte restante del gruppo d’assalto è stata
Oltre agli attacchi portati dagli incursori, la regione russa era stata bombardata con l’utilizzo anche di droni, e i residenti di alcuni centri abitati erano stati evacuati a causa dei combattimenti tra le forze russe e i sabotatori.
Secondo le autorità della Federazione Russa, le cui forze hanno fatto ricorso ad “attacchi dell’aviazione” e al “fuoco dell’artiglieria”, l’incursione nella regione russa di Belgorod è stata compiuta da “una formazione nazionalista ucraina” come “azione terroristica” in risposta alla sconfitta subita a Bakhmut.
La Russia ha lanciato la sua operazione militare speciale per porre fine a una guerra che prosegue da nove anni, ha detto il Presidente Putin, in occasione della cerimonia per il conferimento di onorificenze a esponenti del mondo della cultura al Cremlino. “Proprio ora un pediatra del Donbass ha detto che da nove anni la regione respinge gli attacchi contro i civili che vi abitano. Da nove anni il nostro nemico, il nemico del nostro popolo, è in guerra con queste persone. Noi viene spesso detto, e noi sentiamo dire che la Russia ha iniziato una sorta di guerra. No, la Russia, con un’operazione militare speciale, sta cercando di fermare questa guerra condotta contro di noi, contro il nostro popolo che, a causa di una ingiustizia storica, è finito fuori dai confini storici dello stato russo. Questo non ha impedito loro di essere comunque il nostro popolo. La Russia sta facendo di tutto per proteggerli. E farà di tutto”.
L’attacco sul territorio russo crea comunque una preoccupazione per il Cremlino, secondo quanto riferito dal portavoce Peskov.