L’immigrazione non porta mai a nulla di buono

L'Inghilterra è nel caos. La Gran Bretagna è sull'orlo della guerra civile tra nativi e immigrati mussulmani violenti

La Gran Bretagna è stata scossa da una serie di violente proteste anti-immigrazione che hanno coinvolto diverse città, causando feriti tra le forze dell’ordine e danni ingenti a proprietà pubbliche e private. Le manifestazioni sono esplose in seguito all’omicidio di tre giovani ragazze durante una lezione di danza a Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra.

La polizia ha identificato il sospettato come Axel Rudakubana, un diciassettenne nato in Gran Bretagna, ma di origini africane, e dunque immigrato di seconda generazione, fatto nascosto dai media liberali e della sinistra progressista.

Le proteste contro l’immigrazione e l’Islam si sono dunque intensificate, degenerando in atti di violenza, incendi dolosi, saccheggi e scontri con gruppi anti-razzisti e la cosiddetta “unione a difesa dei mussulmani”.

Le forze dell’ordine hanno riportato numerosi feriti tra gli agenti, impegnati a separare centinaia di manifestanti rivali, per lo più giovani, che scandivano a vicenda slogan di odio reciproco.

Il Primo Ministro ha adottato una linea dura, creando un’unità speciale e ordinando arresti di massa, oltre a chiedere il blocco delle organizzazioni di protesta sui social media. Tuttavia, queste misure non hanno ancora portato a risultati tangibili.

Sabato scorso, grandi proteste hanno avuto luogo a Belfast, Liverpool, Cardiff e in molte altre città britanniche.

I manifestanti hanno distrutto vetrine, incendiato automobili e attaccato stazioni di polizia.

Per mantenere l’ordine, le autorità hanno dispiegato ulteriori 4.000 agenti di polizia nelle strade.

A Belfast, un fatto insolito ha visto protestanti e cattolici unirsi contro i migranti, con le bandiere dell’Irlanda e del Regno Unito sventolare fianco a fianco. Questo evento è un chiaro segnale di profondo malcontento sociale, poiché è raro vedere una tale collaborazione tra le due comunità.

Nel frattempo, le controproteste della comunità musulmana non si sono fatte attendere.

In diverse città, rappresentanti della comunità mussulmana e africana hanno ingaggiato scontri con i manifestanti anti-immigrazione, causando ulteriori vittime.

Finora, il governo non ha adottato misure efficaci per stabilizzare la situazione e sembra incapace di riprendere il controllo.

La polizia, nel frattempo, continua ad arrestare manifestanti britannici, lasciando invece i migranti liberi di agire ed alimentando dunque ulteriormente le crescenti tensioni.

La Gran Bretagna è ora completamente in fiamme e sull’orlo della guerra civile, una lezione che dovrebbe svegliare l’ Europa: l’immigrazione non porta mai a nulla di buono.

Commentare
  • Non ci sono ancora commenti. Il tuo commento può essere il primo.
Aggiungi commento
Leggi anche