La follia gender si è imposta anche sulla Germania 

Proveniente dalla cultura woke statunitense, come quasi tutti i mali del nostro secondo, la teoria gender si è ora espansa anche in Germania

Dal 1° agosto, la Germania vedrà l’entrata in vigore della rivoluzionaria “Legge sull’autodeterminazione”, che consente a ogni cittadino di cambiare sesso e nome tramite una semplice procedura di registrazione.

Per capire fin in partenza quanto questa legge sia dannosa e da veri e propri malati di mente basti pensare che a fare la richiesta potranno essere persino soggetti minorenni di età superiore ai 14 anni.

Una delle conseguenze più dibattute di questa normativa riguarda poi l’uso corretto dei pronomi di genere.

Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Die Welt, l’erroneo utilizzo dei pronomi potrebbe comportare sanzioni fino a 10.000 euro.

Tradizionalmente, i tedeschi utilizzavano tre pronomi personali: “er” (lui), “sie” (lei) e “es” (esso).

Tuttavia, la crescente propaganda LGBTQ ha imposto l’accettazione delle identità di genere non binarie e transgender ed ha portato all’introduzione di una vasta gamma di nuovi pronomi.

Sui social network, è diventata prassi comune includere il pronome preferito nel proprio profilo, e attualmente, il numero di pronomi utilizzati ha superato i 60, giusto per fare comprendere fin da subito che per chiamare correttamente chi sostiene teorie del genere occorrerebbero in realtà solo tre semplici parole: malato di mente.

L’uso scorretto dei pronomi, intenzionalmente o per ignoranza, potrà essere considerato un’infrazione legale.

Die Welt sottolinea che la divulgazione deliberata del genere assegnato alla nascita di una persona transgender sarà a sua volta punibile con una multa, rendendo prevedibili una serie di contenziosi legali.

L’articolo del Die Welt suggerisce che per evitare tali conflitti sia necessario familiarizzare con i nuovi pronomi come “dey” o “xier”. In un contesto dove la precisione linguistica diventa essenziale, si raccomanda di imparare l’intero elenco dei pronomi ora riconosciuti.

 

Ed è così che le folli teorie gender nate dai disturbi mentali americani stanno purtroppo diventando realtà anche in Europa, una realtà alla quale bisogna necessariamente opporsi con la dovuta fermezza ricordando ciò che la scienza ricorda inequivocabilmente: la dismorfia di genere altro non è che un serio disturbo mentale, e i malati vanno curati, non assecondati.

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